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L’ISTRUZIONE TERZIARIA NEL GLOBAL INNOVATION INDEX

L’istruzione terziaria nel contesto del Global Innovation Index rappresenta un indicatore cruciale per misurare la qualità e l’accesso all’educazione superiore, elemento fondamentale per promuovere l’innovazione e la crescita economica. Include università, istituti tecnici, e altre forme di istruzione post-secondaria che forniscono conoscenze avanzate e competenze specialistiche. L’indicatore analizza aspetti come il tasso di iscrizione agli studi superiori, la qualità delle istituzioni accademiche e la mobilità degli studenti internazionali, fornendo un quadro della capacità di un paese di formare una forza lavoro qualificata e pronta a contribuire alla ricerca e sviluppo. Un sistema di istruzione terziaria solido stimola la creazione di talenti, favorisce la ricerca scientifica e sostiene la diffusione della conoscenza attraverso collaborazioni con l’industria e altri settori. Nei paesi leader dell’innovazione, l’istruzione terziaria svolge un ruolo chiave nell’attrarre investimenti esteri e nel rafforzare l’ecosistema dell’innovazione. La mancanza di accesso o la bassa qualità dell’istruzione superiore, invece, possono limitare le opportunità di sviluppo tecnologico e imprenditoriale. Nel Global Innovation Index, questo indicatore aiuta a valutare la competitività dei paesi, poiché una popolazione con un’istruzione terziaria avanzata è spesso correlata a una maggiore capacità di innovare e di competere a livello globale.

L’istruzione terziaria nel global innovation index nel 2022. I dati del Global Innovation Index 2022 relativi all’istruzione terziaria evidenziano significative disparità tra i paesi in termini di accesso e qualità dell’educazione superiore. L’istruzione terziaria gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione, formando professionisti qualificati e promuovendo attività di ricerca e sviluppo. I risultati mostrano una netta divisione tra nazioni con sistemi educativi solidi e quelle in ritardo, riflettendo differenze nelle risorse, nelle infrastrutture e nelle priorità politiche. Gli Emirati Arabi Uniti guidano la classifica con un punteggio di 71,5, dimostrando investimenti significativi nell’istruzione superiore e il successo nella creazione di un’economia basata sulla conoscenza. Paesi come Singapore (66,3) e Australia (58,8) seguono con risultati elevati, grazie a università di livello mondiale e a una strategia mirata per attrarre studenti internazionali. Austria (58,5) e Perù (57,2) mostrano anch’essi buoni risultati, suggerendo sistemi di istruzione terziaria ben sviluppati e allineati alle esigenze di economie orientate all’innovazione. Alcuni paesi europei, come Germania (54,7), Finlandia (48,5) e Svizzera (47,2), mantengono posizioni di rilievo grazie alla loro lunga tradizione di eccellenza educativa e di ricerca. Tuttavia, alcune nazioni ad alto reddito, come il Regno Unito (49,7) e gli Stati Uniti (34,9), mostrano risultati inferiori rispetto alle aspettative, indicando possibili lacune nelle loro politiche sull’istruzione superiore. Economicamente emergenti come Malesia (48,7) e Qatar (50,3) stanno compiendo notevoli progressi nell’istruzione terziaria, riflettendo strategie deliberate per migliorare gli standard educativi e ampliare l’accesso. Tuttavia, paesi come Cina (19,4) e India (33,3), pur essendo leader globali in altri settori dell’innovazione, mostrano punteggi moderati, suggerendo un divario tra la scala dei loro sistemi educativi e la qualità dei risultati prodotti. Le posizioni più basse della classifica sono dominate da paesi a basso reddito e in via di sviluppo, molti dei quali affrontano sfide critiche nell’espansione e nel miglioramento dell’accesso all’istruzione superiore. Ad esempio, nazioni dell’Africa subsahariana come Kenya (3,7), Uganda (14,6) e Ghana (10,7) ottengono punteggi bassi, riflettendo problemi sistemici come finanziamenti inadeguati, infrastrutture insufficienti e opportunità limitate per l’istruzione avanzata. I punteggi più bassi, pari a zero, sono registrati da paesi come Iraq, Zambia e Paraguay, evidenziando una mancanza totale di dati o significative barriere all’accesso. I dati sottolineano il ruolo cruciale degli investimenti e delle politiche pubbliche nel promuovere un settore dell’istruzione terziaria efficace. I paesi con punteggi più alti tendono ad allocare risorse significative all’istruzione, a favorire la ricerca e a incentivare collaborazioni tra università e industria. Al contrario, le nazioni con sistemi deboli spesso devono affrontare limitazioni di bilancio, instabilità politica o l’assenza di iniziative strategiche per rafforzare le loro istituzioni educative. In conclusione, i dati del 2022 sull’istruzione terziaria nel Global Innovation Index rivelano un panorama globale caratterizzato da profonde disuguaglianze. Mentre alcune nazioni sfruttano i loro sistemi educativi per guidare innovazione e competitività, altre affrontano ostacoli persistenti che ne limitano la capacità di contribuire all’economia della conoscenza globale. Affrontare queste disparità richiederà investimenti mirati, cooperazione internazionale e riforme strutturali per garantire che tutti i paesi possano beneficiare del potere trasformativo dell’istruzione superiore.

L’Istruzione terziaria nel global innovation index tra il 2013 ed il 2022. I dati relativi all’istruzione terziaria nel Global Innovation Index tra il 2013 e il 2022 rivelano una profonda variabilità nelle performance dei paesi, con alcuni che hanno registrato progressi notevoli e altri che hanno subito cali significativi. Questi cambiamenti riflettono non solo le priorità politiche ed economiche di ciascun paese, ma anche la capacità di adattarsi alle esigenze di un panorama globale in evoluzione. Tra i paesi che hanno registrato i maggiori miglioramenti percentuali, spicca il Sudafrica, con un incredibile aumento del 2833,33%, passando da un punteggio di 0,6 a 17,6. Questo progresso riflette una maggiore attenzione all’espansione dell’accesso all’istruzione superiore e al miglioramento delle sue infrastrutture. L’India, con un incremento del 412,31%, ha anch’essa fatto passi da gigante, consolidando il suo ruolo come hub globale per l’istruzione e l’innovazione. Paesi emergenti come Perù (+143,40%), Cambogia (+140,18%) e Canada (+138,92%) mostrano come un impegno strategico nell’istruzione terziaria possa portare a risultati significativi, rafforzando la competitività e l’innovazione. Tuttavia, non tutti i paesi hanno registrato progressi. Molte economie avanzate e in via di sviluppo hanno subito gravi regressi. L’Islanda, ad esempio, ha registrato un calo del 37,7%, mentre paesi come il Giappone (-30,86%), Israele (-38,82%) e Singapore (-18,55%) hanno visto riduzioni significative. Questi declini possono essere attribuiti a una combinazione di fattori, tra cui cambiamenti nelle priorità di spesa pubblica, declino demografico o una diminuzione della qualità e dell’accesso all’istruzione superiore. Particolarmente preoccupanti sono i risultati nei paesi a basso reddito, dove l’accesso all’istruzione terziaria è già limitato. Paesi come il Mozambico (-84,93%), la Guinea (-82,54%) e lo Sri Lanka (-69,63%) hanno subito cali drammatici, segnalando un peggioramento delle infrastrutture educative e delle opportunità per le giovani generazioni. Questi risultati evidenziano il rischio di un ulteriore allargamento del divario educativo globale, che potrebbe compromettere la capacità di queste nazioni di partecipare attivamente all’economia della conoscenza. Anche l’Europa ha mostrato risultati contrastanti. Mentre alcuni paesi, come la Germania (+46,65%) e la Romania (+25,41%), hanno migliorato il loro punteggio, altri, come l’Italia (-12,91%), la Spagna (-13,30%) e il Belgio (-10,10%), hanno subito declini. Questi dati suggeriscono che, sebbene l’Europa nel suo complesso mantenga una forte tradizione educativa, non tutti i paesi riescono a tenere il passo con le crescenti richieste di innovazione e competenze avanzate.

Conclusioni. Il valore medio dell’istruzione terziaria per i paesi considerati è diminuita nel periodo considerato tra il 2013 ed il 2022 di un valore pari al 3,41% passando da un ammontare di 31,04 unità fino ad un valore di 29,97 unità I paesi top performers sono: Sud Africa con +2833,33%, India con +412,31%, Perù con +143,40%, Cambogia con +140,18%, Canada con +138,92%. I paesi worse performers sono: Tanzania con -73,47%, Mali con -73,77%, Guatemala con -75,00%, Guinea con -82,54%, Mozambico con -84,93%.

PerformersCountries20132022Var AssVar Per
Top PerformersSouth Africa0,617,6172833,33
India6,533,326,8412,31
Peru23,557,233,7143,40
Cambodia11,226,915,7140,18
Canada20,348,528,2138,92
Worse PerformersTanzania4,91,3-3,6-73,47
Mali6,11,6-4,5-73,77
Guatemala18,44,6-13,8-75,00
Guinea12,62,2-10,4-82,54
Mozambique7,31,1-6,2-84,93

Data:

25 Novembre 2024

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