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L’ITALIA E LA RIVOLUZIONE DEL MATTONE – Efficienza Energetica e Sfide per il Futuro

L’edilizia italiana sta cambiando pelle. Dopo decenni di inefficienza energetica e consumi eccessivi, il patrimonio immobiliare del Paese sta attraversando un processo di trasformazione profonda , grazie a normative più rigide e incentivi mirati. Il settore sta rispondendo alle nuove esigenze di sostenibilità, e i numeri parlano chiaro: nel 2023 , il 44% degli immobili ristrutturati ha raggiunto la classe energetica A , mentre il 93% delle nuove costruzioni è già in linea con gli standard più elevati di efficienza.

Un cambiamento epocale, fotografato da un’analisi di Crif (Centro Rischi Finanziari) , che mostra come l’Italia sia in piena transizione energetica , tra risultati tangibili e nuove sfide da affrontare per raggiungere gli obiettivi europei nei prossimi decenni.

Come Sta Cambiando il Patrimonio Immobiliare Italiano

Il parco immobiliare del Paese ha sempre rappresentato un ostacolo significativo nelle politiche di decarbonizzazione . Edifici costruiti con tecniche ormai obsolete, scarso isolamento termico e una generale mancanza di attenzione all’efficienza energetica hanno reso il settore un gigante energivoro , difficile da riconvertire.

Eppure, il cambiamento è in corso.

“I risultati delle ristrutturazioni sono particolarmente incoraggianti,” spiega Marco Macellari , Director & Head of Risk Management di Crif. “Quasi la metà degli interventi completati nel 2023 ha portato gli immobili alla classe A, mentre un ulteriore 42% ha raggiunto le classi B, C e D. Questo significa che l’86% delle ristrutturazioni sta effettivamente migliorando in modo significativo l’efficienza energetica degli edifici.”

I lavori di efficientamento energetico si basano su un approccio diversificato , che include:
✅ Installazione di impianti di climatizzazione di ultima generazione
✅ Domotica intelligente per ottimizzare i consumi
✅ Cappotto termico per ridurre la dispersione
✅ Serramenti ad alte prestazioni per migliorare l’isolamento
✅ Interventi sulle porte d’ingresso , spesso punto critico della dispersione termica

Le Nuove Costruzioni: Eccellenza e Avanguardia

Se le ristrutturazioni richiedono interventi complessi e costosi, il settore delle nuove costruzioni sta invece anticipando il futuro . Il dato del 93% di edifici residenziali costruiti in classe A nel 2023 dimostra che il comparto edilizio si è già adeguato alle normative più severe.

Questo scenario è destinato a migliorare ulteriormente con l’entrata in vigore della Direttiva Case Green (EPBD) , che dal 1° gennaio 2030 imporrà la realizzazione esclusiva di edifici a emissioni zero . Tecniche costruttive, materiali e tecnologie stanno evolvendo rapidamente per rispondere agli standard europei, creando un nuovo paradigma edilizio , basato sulla sostenibilità e sull’innovazione.

Gli Scenari Futuri: Tre Possibili Evoluzioni

Nonostante i progressi, il cammino verso un patrimonio immobiliare completamente efficiente è ancora lungo. Attualmente, solo il 4% degli immobili residenziali italiani appartiene alla classe energetica A . Come evolverà questa percentuale nei prossimi decenni?

L’analisi Crif individua tre possibili scenari, basati su impegno politico-normativo e condizioni macroeconomiche :

1️⃣ Scenario Avverso: Se l’impegno resterà limitato e le condizioni economiche sfavorevoli, nel 2050 solo il 14% degli immobili residenziali sarà in classe A, mentre la classe G, la meno efficiente, rappresenterà ancora il 29% del patrimonio immobiliare.
2️⃣ Scenario Intermedio: Con incentivi simili a quelli attuali, la classe A potrebbe raggiungere il 31% entro il 2050, con una riduzione della classe G al 13% .
3️⃣ Scenario Ottimistico: Se le politiche saranno incisive, gli incentivi stabili e la finanza green in forte espansione, la classe A potrebbe salire fino al 37% , con una drastica riduzione della classe G al 7% .

Uno dei fattori chiave che influenzeranno questi scenari sarà la cessazione del Superbonus e la stretta sui bonus edilizi , i cui effetti sono ancora tutti da valutare.

Il Ruolo della Finanza Green

Il sistema finanziario giocherà un ruolo cruciale nel successo della transizione energetica del settore immobiliare. Secondo Crif, entro il 2030 , i mutui green potrebbero rappresentare fino al 30% del mercato immobiliare, e oltre il 50% nel 2050 .

Parallelamente, i finanziamenti per ristrutturazioni energetiche potrebbero coprire fino al 40% del mercato nel 2030 e circa il 70% nel 2050. Tuttavia, per realizzare questo scenario, servirà un impegno concreto delle banche , con prodotti finanziari dedicati e condizioni vantaggiose per chi investe nell’efficienza energetica.

La Normativa Europea: Direttiva Case Green

La Direttiva Case Green rappresenta il quadro normativo di riferimento per questa trasformazione. Oltre all’obbligo di nuove costruzioni a zero emissioni dal 2030 , la direttiva prevede obiettivi stringenti per il patrimonio esistente:

📉 Riduzione del 16% dei consumi energetici entro il 2030 per gli edifici residenziali
📉 Taglio del 26% entro il 2033 per lo stesso segmento
📉 Obiettivi ancora più ambiziosi per gli immobili non residenziali

“Questi obiettivi sono sfidanti ma necessari,” afferma Macellari . “Senza un forte intervento statale con incentivi mirati e stabili nel tempo, sarà difficile mantenere il ritmo necessario per la transizione energetica del nostro patrimonio immobiliare.”

Conclusione: Il Futuro è Già Iniziato

La rivoluzione del mattone italiano non è più solo una prospettiva teorica: è una realtà in movimento . I numeri sulle ristrutturazioni e sulle nuove costruzioni indicano che le basi tecniche, normative e finanziarie per un cambiamento su larga scala sono già operative .

Il prossimo passo sarà rendere sistemico questo processo, accelerando gli interventi e coinvolgendo anche quei settori immobiliari rimasti finora ai margini della rivoluzione verde.

L’Italia ha una straordinaria opportunità per ridefinire il futuro del suo patrimonio edilizio: la sfida è aperta, e la direzione è ormai segnata.

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Data:

19 Aprile 2025