Un minuto di raccoglimento, voluto dalle due Federazioni, per ricordare la tragedia degli immigrati… poi, il calcio d’inizio. Nella settima giornata del gruppo H, valida per le qualificazioni Europee, la nazionale azzurra riprende il cammino verso Francia 2016, vincendo, non senza qualche difficoltà, per 1-0, con una rete messa a segno da Pellè, l’uomo, forse, più in forma degli azzurri.
“Avevo detto che sarebbe stata difficile – esordisce il C.T. azzurro, Antonio Conte – e così è stato. Contava vincere, ma bisognerebbe concretizzare prima le diverse occasioni create”. Così, al “Franchi” di Firenze, davanti a poco più di 10.000 spettatori, l’Italia, scavalca la Croazia (fermata sullo 0-0 dall’Azerbaijan) e si porta al primo posto in classifica con 15 punti, seguita proprio dai croati (14) e dalla Norvegia (13), vittoriosa, in questo turno, sulla Bulgaria per 1-0. “E’ un girone equilibrato – afferma Conte, dando uno sguardo alla classifica – e il calcio si sta evolvendo in tutti i paesi. Non ci sono più squadre materasso e, soprattutto, nessuno regala più nulla”.
LA GARA – Un’ Italia (schierata con il 4-3-3) sotto tono nel primo tempo, che ha provato, tuttavia, a sbloccare la gara con Verratti, Pellè, Eder e Bertolacci. Ma nulla di veramente pericoloso. Nel secondo tempo, invece, gli azzurri scendono in campo più determinati, aumentano l’intensità, e sfiorano ripetutamente il gol con Parolo, Eder e Pellè. Ottima anche la conclusione a giro dalla distanza di Gabbiadini che, però, viene beffato dall’incrocio dei pali.
Poi la rete di Pellè (tocco col braccio, forse decisivo), ancora lui, che sblocca definitivamente il match. “Sono contento – ha continuato Conte nel post partita – perché siamo in testa alla classifica. Deve migliorare l’intensità di gioco, ma mi rendo conto che, in questo periodo, non è facile. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la volontà di vincere che hanno avuto i ragazzi”. Buona, anche, la prova di Darmian. Malta, invece, ha impostato la gara sulla fase difensiva, mostrando una buona organizzazione di gioco e lasciando, le ripartenze, al solo Effiong (peraltro pericoloso, in un paio di circostanze). Solo nel finale, i maltesi hanno avvertito la stanchezza, opportunamente evidenziata, al termine della gara, dal tecnico Pietro Ghedin (ex calciatore italiano e già vice allenatore della nazionale azzurra). Bene anche il numero uno maltese, Hocg, autore di un paio di interventi decisivi.