
Al Centro Studi Americani è stato presentato il libro di Maria Antonietta Calabrò, giornalista vaticanista, intitolato “Il trono e l’altare” (Cantagalli).
All’incontro hanno partecipato illustri ospiti come Francesco Clementi, ordinario di diritto pubblico comparato alla Sapienza; Robert Gorelick, fondatore di Globintech ed ex capocentro della CIA a Roma; Gregory Alegi, professore di storia americana alla Luiss; e Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di intelligence e ordinario all’Università della Calabria.
La moderazione è stata curata da Giorgio Rutelli, vicedirettore di Adnkronos.
L’Ex Agente CIA: “Cattolici USA più Vicini a Trump che a Bergoglio”
Robert Gorelick ha affermato che i cattolici americani sono più vicini a Trump che a Papa Francesco. Ha spiegato che, quando era giovane a New York, i cattolici erano prevalentemente operai e la religione di appartenenza influiva notevolmente. Oggi, la situazione è molto più variegata, e anche i latinos non costituiscono una realtà uniforme, con differenze significative tra cubani, messicani, venezuelani e honduregni.
Gorelick è scettico sull’impatto che Papa Francesco potrebbe avere sulla seconda presidenza Trump. Ha sottolineato che ci sarà una differenza di tono nel dialogo tra Washington e il Vaticano rispetto alla fase Biden, ma le parole del Papa non condizionano la politica estera americana. I temi su cui il pontefice può avere un impatto sono l’aborto, la migrazione e il clima, ma l’opinione pubblica americana non presta la stessa attenzione alle mosse della Santa Sede come avviene in Italia.
Relazioni tra Washington e il Vaticano
Durante il suo mandato a Roma (2003-2008), Gorelick ha raccontato che a Washington non erano interessati alle faccende vaticane. I suoi superiori gli avevano detto di non inviare relazioni sul Papa, concentrandosi invece su scambi di informazioni riguardanti la sicurezza del pontefice e questioni umanitarie. L’intelligence americana non aveva interesse a seguire gli affari interni della Chiesa.
Scontro Trump-Bergoglio
Gorelick ha parlato dell’ostilità tra Trump e Bergoglio, già emersa durante il primo mandato di Trump. Ha citato due segnali importanti: la nomina di Brian Burch, presidente di Catholic Vote e critico del pontefice, come ambasciatore presso la Santa Sede, e la nomina del cardinale Robert Walter McElroy ad arcivescovo di Washington, che aveva criticato il muro al confine tra Stati Uniti e Messico voluto da Trump. Lo scontro si acuirà sulla Cina, con cui il Vaticano ha confermato l’accordo sui vescovi nell’ottobre 2024, e su Gaza. Tuttavia, potrebbe esserci un punto di incontro sull’approccio alla guerra in Ucraina e sulla questione dell’ideologia di genere.
“Il Trono e l’Altare”
Il libro di Maria Antonietta Calabrò racconta una storia inedita di guerra in Vaticano, focalizzandosi su scandali finanziari, intrighi di potere e segreti che hanno scosso la Santa Sede negli ultimi 25 anni. Attraverso documenti, fonti aperte e testimonianze dirette, Calabrò ricostruisce un quadro di lotte interne, ricatti e manipolazioni che hanno coinvolto alti prelati, politici e persino servizi segreti. L’opera analizza in dettaglio casi controversi come l’acquisto del Palazzo di Londra, Vatileaks e la scomparsa di Emanuela Orlandi, mettendo in luce l’opacità del sistema finanziario vaticano e i tentativi di riforma di Papa Francesco.
Alla presentazione si è dato particolare spazio al rapporto tra Stati Uniti e Vaticano, caratterizzato da influenza, tensioni e divergenze. Si racconta l’appoggio americano all’elezione di Papa Francesco, grazie a figure come il cardinale Dolan, ma si analizzano anche le frizioni sorte per lo scandalo McCarrick e le accuse dell’arcivescovo scomunicato Carlo Maria Viganò. L’accordo Vaticano-Cina e le posizioni di Papa Francesco su temi come immigrazione e multilateralismo hanno creato ulteriori attriti con l’amministrazione Trump.