Già nel 1951 Nikola Tesla, padre della corrente alternata, rilasciò un’intervista al New York Times in cui affermava che era possibile alterare la ionosfera. “Variando le frequenze ed i tempi di esposizione, si possono ottenere i seguenti risultati: influire in maniera drastica sul tempo atmosferico, provocare terremoti, interferire con le onde cerebrali di persone e animali, generare esplosioni nucleari, irradiare calore, persino in bunker situati a grandi profondità, eliminare le comunicazioni mantenendo quelle militari”.
Nel 1987 il fisico Bernanrd Eastlund sfruttò i suoi studi e brevettò HAARP. Nel 1993 la United States Air Force finanziò i lavori.
HAARP High-Frequency Active Auroral Research Project è un progetto nato ufficialmente per studiare le proprietà della ionosfera terrestre. Lo scopo dichiarato è quello di migliorare le comunicazioni e i sistemi di sorveglianza, come ad esempio incrementare lo sviluppo di nuove tecnologie radar che permetterebbero comunicazioni più agevoli con i sottomarini. Rilevare oggetti che si muovono per aria come aerei e missili Cruise. Localizzare gas e petrolio attraverso sondaggi geofisici.
HAARP ha sede a Gakona in Alaska ed è costituito da 180 piloni in alluminio alti 22 metri e dotati di 365 antenne in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino a una distanza di 350 kilometri.
Ma torniamo al Professor Eastlund.
Dopo aver lavorato per parecchi anni per il Dipartimento della Difesa, si schierò apertamente contro la sua creatura, divenendo un feroce oppositore delle applicazioni militari in campo ambientale.
Egli affermò che: “dirigere la potenza di HAARP verso uno specifico punto della ionosfera la farebbe riscaldare a tal punto da innalzarla fisicamente, in modo da provocare un rigonfiamento riflettente definito “effetto lente”, in grado di convogliare i raggi sulla terra con effetti devastanti. La potenza di tali onde sarebbe tale da provocare: cambiamenti climatici, disgregazione di processi mentali umani, perdita di orientamento di taluni mammiferi, effetti su movimenti tettonici e fortissime perturbazioni come uragani, tornadi e cicloni”.
A questo punto la riflessione sorge spontanea: stiamo osservando e vivendo un aumento di questi fenomeni devastanti su tutta la terra e che sia proprio il “padre” dell’invenzione a combattere apertamente chi nel tempo ne ha fatto un utilizzo catastrofico, ci pone in uno stato di inquietudine.
Oltre ad Eastlund, anche il dott. De Aquino, fisico brasiliano, ha pubblicato uno scritto rivoluzionario, citando lavori scientifici, i quali rileverebbero gli incredibili poteri di HAARP, ben oltre quelli sospettati, citati prima. Il sistema – stando alle sue teorie – sarebbe in grado di modificare e persino controllare la gravità, bloccando localmente onde gravitazionali, attraverso la creazione di veri e propri scudi.
Le affermazioni di De Aquino sarebbero sostenute anche da esperimenti di un’équipe di fisici sovietici.
La comunità scientifica istituzionale bolla invece come destituite di fondamento tutte le teorie del complotto, ma lo fa senza addurre motivazioni. Il governo americano continua a erigere muri di omertà.
Il parlamento russo nel 2002 ha pubblicato un documento firmato da 188 deputati nel quale dichiarava che, nel programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche naturali che possono influenzare gli elementi della natura con onde ad alta frequenza. E i Russi, in tema di armi, non sono certo “pivellini”.
Di HAARP si è occupato anche il Parlamento Europeo, ma del caso non si è saputo più nulla, come delle indagini del GRIP francese (Groupe de recherche et d’information sur la paix et la sécurité) con sede a Bruxelles.
Se provate a curiosare nella Homepage ufficiale HAARP troverete un normale e rassicurante sito che parla di una ricerca scientifica innocua, che non fa male a nessuno.
I raggi, ci dicono, hanno una potenza di 3.6 megawatt (3.600.000 watt) e sarebbero insufficienti a provocare qualsiasi danno.
“Il posto migliore per nascondere qualsiasi cosa è in piena vista” diceva Edgar Allan Poe.
In occasione del terremoto che ha raso al suolo Haiti nel 2010, il presidente venezuelano Chavez dichiarò che questo, sarebbe stato provocato da un’arma sismica statunitense. L’informazione gli sarebbe giunta da fonti militari russe. Fantascienza?
Sta di fatto che gli americani al momento del terremoto di Haiti stavano effettuando un esercitazione militare.
Coincidenza?
La stessa identica coincidenza era accaduta in occasione del terribile tsunami del 2004 nell’Oceano Pacifico.
Ma due coincidenze non provano nulla.
Qualche giorno prima del sisma del Giappone, a marzo 2011, nel grafico delle misurazioni HAARP vi era un buco, la stessa interruzione di dati si verificò anche poco prima del succitato terremoto di Haiti. Poi a settembre 2010 durante il terremoto che colpì la Nuova Zelanda. Poi ancora a ottobre 2010 in Sumatra e a settembre 2009 in quello che interessò Samoa, fino ad arrivare ad aprile 2009 a L’Aquila.
Sempre quel maledetto buco nero.
Coincidenze?
Carla Liberatore, corrispondente e terremotata sfollata dell’Aquila ha detto che nella notte del 6 Aprile 2009 notò nel cielo, prima della scossa, un fascio di luce rossa, come una meteorite e un forte odore di zolfo.
Quando raccontò ad altre persone l’accaduto, scoprì che queste erano state testimoni della medesima particolarità.
Le domande da porci sono due: siamo certi che HAARP possa causare i terremoti? Certamente no, perché non abbiamo dati a sufficienza per provarlo.
Siamo allora certi che HAARP non possa causare i terremoti? Certamente no, perché gli indizi e le coincidenze sono troppo pesanti per archiviare il caso in maniera semplicistica.
Noi siamo parte di un ecosistema del quale possiamo essere vittime o carnefici. Danneggiare l’ambiente significa danneggiare noi stessi.
Se avveleniamo l’acqua, prima o poi la berremo tutti, magari da una bella caraffa di cristallo del nostro servizio più pregiato.
Quando vendiamo e devastiamo una foresta abbiamo venduto il nostro ossigeno.
Se provochiamo le alluvioni, inevitabilmente ci bagneremo.
Non possiamo combattere la Natura. Come una Madre è sempre pronta a restituirci il suo amore. Ma come una saggia strega è inflessibile. Se la copriamo di insulti, sarà solo questione di tempo, prima o poi ci presenterà il conto.