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Lotta allo spreco alimentare

Un primo sostanziale passo in avanti verso l’adozione di politiche dirette alla limitazione di ogni forma di spreco alimentare è stata mossa dall’Assemblea nazionale francese che ha approvato alcune importanti misure. La ratio della predetta previsione legislativa che introduce il “reato di spreco alimentare” è quella di impedire alla grande distribuzione di buttare nella spazzatura cibo ancora commestibile, imponendo l’obbligo di donare prodotti in eccesso alle mense e alle associazioni non-profit. Nello specifico le pene previste arriveranno a 2 anni di reclusione e comporteranno un’ammenda di 75 mila euro.

La legge francese prevede che le strutture (grandi supermercati) con una superfice maggiore di 400 metri quadrati non possano smaltire i prodotti ancora commestibili come rifiuti, ma impone la loro devoluzione alle associazioni di beneficenza. Inoltre i prodotti non più consumabili dovranno essere utilizzati per l’alimentazione animale, ovvero per la valorizzazione energetica.

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L’obiettivo della Francia è quello di dimezzare gli sprechi entro il 2025, prevedendo in maniera anche innovativa rispetto al resto d’Europa, un programma di educazione alimentare volto al cambiamento dello stile di vita che veda il cibo come risorsa. Va sottolineato che la lotta allo spreco alimentare non pone le proprie basi nelle sole ragioni sociali e benefiche – che apparirebbero comunque meritevoli di tutela – ma anche nel perseguimento della salvaguardia del Pianeta. Anche l’Italia si è dotata di una legge anti-spreco, approvata nel mese di agosto 2016 dal Senato della Repubblica. Una grande vittoria per la lotta alla fame!

http://www.internationalpost.org/contents/APPROVATA_LA_LEGGE_CONTRO_GLI_SPRECHI_ALIMENTARI_4334.html

La legge prevede la donazione degli alimenti invenduti, introducendo il principio del recupero del cibo da donare ai più poveri. Non saranno più gettati i prodotti oltre la data di scadenza, purché in buono stato di conservazione, con imballaggio integro, nonché quelli con qualche irregolarità di etichettatura. In caso di confisca, l’autorità disporrà la cessione gratuita agli indigenti e in seconda battuta agli animali.

Possibile sconto sulla Tari per chi dona verrà deciso dai Comuni.

La legge dà ai Comuni la facoltà di ridurre la tariffa sui rifiuti alle attività commerciali e produttive che si occupano di alimenti e che a titolo gratuito li cedono alle persone che versano in condizioni di bisogno.Sono inoltre previsti Fondi per progetti di riutilizzo e per la diffusione della doggy bag (sporta nella quale si portano a casa gli avanzi da destinare agli animali bisognosi).

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Istituito, presso il ministero dell’Agricoltura, un fondo con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi per limitare gli sprechi, riutilizzare le eccedenze e promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili. Altrettanto verrà destinato alla promozione dell’utilizzo dei contenitori “take Away” nei ristoranti per portarsi a casa gli avanzi.

Si apre un nuovo scenario che dedica una sempre maggiore attenzione al cibo quale risorsa da tutelare. Ciò fa ben sperare per il futuro delle nuove generazioni, più educate alla tutela dell’ambiente e più informate su quello che mangiano.

Data:

17 Ottobre 2016