Sebbene si tratti di un fenomeno alquanto raro, le aziende possono incorrere in fake news capaci di inficiare la loro reputazione, in particolare con menzogne sulla loro area business. Come difendersi?
Per prima cosa, soprattutto se è la vostra azienda o la vostra persona ad essere stata attaccata, ancora prima di fare una denuncia per diffamazione, chiedere che le notizie vengano rimosse, segnalandole sui social come false, e facendo fare la stessa segnalazione dai vostri collaboratori. Contestualmente, è bene diffondere un comunicato stampa che possa denunciare l’attacco, manifestando l’effettivo stato delle cose e le azioni intraprese per fermare l’attacco. In questo modo, nel 90% dei casi si riesce ad “oscurare” la fake con nuove informazioni. Per essere efficaci serve un monitoraggio costante di ciò che viene pubblicato sui social, sul web e sui media in generale, in modo da poter agire istantaneamente.
Qualora non foste stati attaccati in modo diretto, bensì attraverso false notizie in merito al vostro settore merceologico che inficiano il vostro business, la prima cosa da fare è ancora una volta svelare tutta la verità, con una nota o un comunicato stampa da mandare a redazioni, agenzie di stampa, radio, tv e testate on line, e una serie di post per parlare sui social network. L’obiettivo è quello di sostituirsi alla fonte fasulla, imponendosi come l’unica voce autorevole da cui attingere informazioni.
Anche se percentualmente sembra poco rilevante, il fenomeno delle fake news in Italianon va sottovalutato. Secondo uno studio di Reuters Institute e Oxford University i più popolari siti di fakenes hanno un reach che va dal 3,1% all’1%. Percentuali contenute, se si pensa che repubblica.it e corriere.it raggiungono con le loro notizie più della metà degli internauti italiani, ma in grado di fare danni incalcolabili.