L’Unione Europea deve trovare un accordo con gli Stati Uniti sulla questione dei dazi per evitare di vedersi imporre pesanti tariffe sulle proprie esportazioni e conservare un “accesso” al mercato americano. Tuttavia, secondo l’ex presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi, l’UE non deve illudersi che con Washington tutto possa tornare come prima e dovrà produrre “da sé” la crescita necessaria.
La Dipendenza dall’Economia Statunitense
Draghi sottolinea che l’UE è troppo dipendente dall’economia statunitense e che questa dipendenza rappresenta un rischio per la sua crescita e occupazione. “Quasi un quinto del nostro valore aggiunto totale proviene dalle esportazioni, il doppio rispetto agli Stati Uniti”, afferma Draghi. “Oltre 30 milioni di posti di lavoro sono sostenuti dalle esportazioni, pari a circa il 15% dell’occupazione”. Tuttavia, questa apertura aumenta notevolmente l’esposizione della crescita e occupazione dell’UE alle azioni politiche dei suoi partner commerciali e ai cicli politici che hanno origine al di fuori dell’Europa.
La Necessità di un Cambio di Strategia
Per Draghi, l’UE deve cambiare il quadro delle politiche macroeconomiche che ha governato l’Europa dal 2008 in poi. “Fino ad allora, l’UE aveva avuto una posizione delle partite correnti sostanzialmente equilibrata e una domanda interna adeguata”, afferma Draghi. Tuttavia, dopo il 2008, l’UE ha sostanzialmente rinunciato allo sviluppo del mercato interno come fonte di crescita. “Le barriere esterne nei servizi sono diminuite più velocemente di quelle interne, reindirizzando la domanda al di fuori dell’Unione”, sottolinea Draghi.
Le Strategie da Adottare
Per Draghi, la prima cosa che l’UE deve fare è cambiare il quadro delle politiche macroeconomiche. Ciò include:
- Politica di bilancio più espansiva: l’UE deve adottare una politica di bilancio più espansiva per stimolare la domanda interna e ridurre la dipendenza dalle esportazioni.
- Sviluppo del mercato interno: l’UE deve sviluppare il mercato interno come fonte di crescita, riducendo le barriere interne nei servizi e aumentando la competitività interna.
- Debito comune: l’emissione di debito comune per finanziare spese comuni è una componente chiave della tabella di marcia politica dell’UE. Ciò garantirebbe che la spesa aggregata non risulti insufficiente e che maggiori spese avranno luogo in Europa.
In sintesi, l’UE deve trovare un accordo con gli Stati Uniti sulla questione dei dazi, ma non deve illudersi che con Washington tutto possa tornare come prima. L’UE deve produrre “da sé” la crescita necessaria, cambiando il quadro delle politiche macroeconomiche e adottando strategie per ridurre la dipendenza dall’economia statunitense e aumentare la competitività interna. Solo così l’UE potrà garantire una crescita sostenibile e una maggiore indipendenza economica.