In risposta alle critiche delle opposizioni riguardo al rimpatrio di Almasri, la maggioranza si stringe attorno ai ministri della Giustizia Carlo Nordio e dell’Interno Matteo Piantedosi. Entrambi i ministri sono stati chiamati in Parlamento a spiegare il caso del capo della polizia giudiziaria libica, accusato dalla Corte Penale Internazionale di crimini di guerra e arrestato a Torino, ma successivamente scarcerato e rimpatriato in Libia. La doppia informativa del Guardasigilli e del titolare del Viminale ha acceso un acceso dibattito in Aula.
Il Caso Almasri
Giovanni Donzelli, deputato e fedele sostenitore di Giorgia Meloni, ha sottolineato che l’attesa di sette giorni prima di venire in Parlamento per l’informativa non è un tentativo di fuga, ma piuttosto un segno di attenzione verso l’Aula. Donzelli ha dichiarato che l’esecutivo ha difeso la sicurezza nazionale e si è detto contento che, dopo la scarcerazione, il comandante libico non sia libero in Italia, ma in Libia.
Secondo Donzelli, la scelta della Procura di Roma di notificare l’informazione di garanzia il 28 gennaio, il giorno prima dell’informativa del governo, ha condizionato in maniera inaccettabile il dialogo tra Parlamento e governo.
Difesa del Governo
Il vicepresidente di Forza Italia, Giorgio Mulè, ha difeso il Guardasigilli Carlo Nordio, affermando che la sua ricostruzione è stata esauriente e che il governo ha agito nel rispetto delle regole. Mulè ha invitato a non confondere l’Aula per un tribunale, sottolineando che alla Camera non si celebrano processi.
Maurizio Lupi ha replicato alla segretaria del PD, Elly Schlein, criticando l’opposizione per l’intenzione di opporsi a qualsiasi costo. Lupi ha anche risposto a Giuseppe Conte, ricordando che Trump parlava del suo amico “Giuseppi” quando Conte era presidente del Consiglio.
Accuse al Procuratore Capo di Roma
Quando Nordio e Piantedosi hanno parlato al Senato, hanno trovato il pieno sostegno di Alberto Balboni, che ha accusato il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, di conflitto di interessi. Balboni ha sottolineato che questa informativa poteva svolgersi già una settimana fa, se non fosse stata impedita da un pm in evidente conflitto di interessi, che avrebbe dovuto astenersi secondo il codice di procedura penale.
Maurizio Gasparri si è unito alle critiche contro Lo Voi, auspicando che il CSM vada avanti nell’attività aperta sulla Procura di Roma e criticando Lo Voi per non essere presente in Italia per partecipare al dibattito.
Gasparri ha poi ribattuto a Matteo Renzi, accusando il governo di essere bugiardo e criticando Renzi per aver ricevuto milioni dall’Arabia Saudita.
Posizione della Lega
Davide Bellomo, deputato della Lega, ha criticato l’opposizione per il pregiudizio e l’ignoranza rispetto alle norme che governano il Paese. La senatrice della Lega Erika Stefani ha elogiato l’operato dei ministri Nordio e Piantedosi, sottolineando la ferma e determinata lotta del governo contro i crimini di guerra, il terrorismo e le mafie.
Conclusioni
Il dibattito sul caso Almasri ha evidenziato le forti divisioni tra maggioranza e opposizione, ma ha anche messo in luce il sostegno compatto della maggioranza ai ministri della Giustizia e dell’Interno. La questione rimane delicata e complessa, richiedendo un’attenta gestione e un dialogo costruttivo per garantire la sicurezza nazionale e il rispetto delle regole democratiche.