Chi non ha mai avuto un mal di testa alzi la mano. Sono un miliardo le persone in tutto il mondo afflitte da questa patologia, tranquilli non tutti i mali vengono per nuocere, perché la cefalea predilige maggiormente le persone colte e intelligenti con un cervello molto sviluppato e usato, dovrebbe consolarvi. Scherzi a parte, questa patologia è un problema globale, di dimensioni mondiali che colpisce in varie forme e misure bambini, ragazzi, adulti e anziani sia maschi che femmine. I danni emotivi, sociali e psicologici sono enormi, le conseguenze influiscono sulle prestazioni scolastiche e lavorative, nelle relazioni affettive familiari, tra amici e colleghi.
Le cause non sono sempre identificabili, si va dalle alterazioni ormonali, a posture scorrette, a fattori ambientali quali fumo e alcool, ridotta quantità e qualità del sonno, stress, alimentazione scorretta ecc. Il grande business, incentrato sul mercato degli antidolorifici e antinfiammatori pubblicizzati come fossero merendine è una chiara testimonianza dell’ampiezza del problema. Pensate che i primi mal di testa sono documentati fin dai tempi dell’antico Egitto. Le cose non andavano bene nemmeno nell’Olimpo greco. Per porre fine ai suoi fortissimi mal di testa Giove arrivò a chiedere a Vulcano di aprirgli la testa con un colpo di ascia. Saggia decisione, dalla testa uscì Minerva dea della sapienza con lancia, elmo e scudo. Sigmund Freud, padre della psicoanalisi soffriva di notevoli mal di testa, Leopardi, Chopin, Darwin, Virginia Wolf siamo in buona compagnia..
Una notizia fresca arriva dal San Raffaele di Roma, i ricercatori hanno costruito in laboratorio un anticorpo intelligente, che iniettato sotto cute una volta al mese per svariati mesi andrebbe a scovare e neutralizzare una sostanza chiamata CGRP (Calcitonin Gene Related Peptide). La tollerabilità è ottima, a differenza di molte altre cure preventive finora utilizzate che davano sonnolenza, astenia e aumento di peso. E’ un primato in Europa per il San Raffaele, tra i primi al mondo a raggiungere questo risultato. I dati sperimentali sono molto promettenti e indicano una riduzione che va dal 62% al 74%. Il trattamento è destinato al momento solo per i soggetti cronici, in seguito sarà esteso agli episodici. Nell’attesa potremmo seguire una terapia alla portata di tutti quella “del bacio”, alcuni esperti hanno studiato che questo atto d’amore attiva la produzione di endorfina e dopamina, che hanno il potere di lenire gli stati dolorosi, quindi i baci sono in grado di liberarci dal tormento alle tempie. Che aspettate, recuperate il vostro partner e fatevi baciare e se non avete un partner pazienza, comunque il mal di testa se non le ore ha i mesi contati.