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“Mamma adottiamo un cane o un gatto ?”

Un’ elevata e sempre crescente percentuale di famiglie possiede uno o più animali domestici di varia specie e taglia: dal pesciolino rosso al cane; dal pennuto più o meno raro al micio o al coniglio nano… Considerato che vi sono nuclei familiari con più di un animale domestico, questi ultimi nel nostro Paese raggiungono l’incredibile cifra di ben sessanta milioni.

cms_6949/2.jpgAutorevoli studi psico-pedagogici evidenziano come la presenza di un cucciolo nel seno di una famiglia con bambini, sia fondamentale per lo sviluppo emotivo di questi ultimi.All’approccio “antropocentrico” nel quale si esaminano esclusivamente i rapporti che i bambini o gli adolescenti intrecciano con le altre persone durante l’età evolutiva, è fondamentale, considerati i paradigmi ecologici che pongono particolare attenzione all’ambiente naturale in cui si sviluppa il bambino, prendere in considerazione il rapporto con i più o meno piccoli animali domestici.

Solo negli anni ottanta del novecento una prospettiva zoo-antropologica ha preso in esame sia i comportamenti che bambini ed adolescenti manifestano verso gli animali, sia i possibili effetti positivi che l’interazione con l’animale può avere sullo sviluppo psicologico e sull’educazione.

cms_6949/3.jpgCosi, come la psicologia dello sviluppo già in tempi meno recenti ha evidenziato l’importanza delle relazioni sociali tra fratelli, compiendo un passo in avanti rispetto all’osservazione del rapporto esclusivo madre – bambino, alcuni anni dopo si è visto che un animale domestico può essere paragonato sia ad un fratello maggiore sia ad un migliore amico. Da questo momento la psicologia inizia gradualmente ad adottare un “approccio biocentrico”.

Crescere con un cane o gatto o ancora altri animali, offre al bambino l’opportunità di interiorizzare il ciclo della vita, sebbene questo porti all’inevitabile quanto doloroso momento del distacco, che il bambino, aiutato dai genitori, sarà in grado di gestire, superandolo gradualmente.

Si è inoltre evidenziato come condividere l’infanzia / adolescenza con un “amico a quattro zampe“ sia utile per lo sviluppo di Empatia ed Autostima, oltre alla prevenzione o miglioramento in caso di Aggressività.

Mentre la Teoria della Mente è la capacità di attribuire e inferire stati mentali, quali emozioni, desideri, scopi e credenze a se stessi e agli altri ( e di spiegare e prevedere il comportamento in base a queste inferenze ), con il termine empatia ci si riferisce più specificatamente alla capacità di comprendere e condividere le emozioni di un partner sociale. I bambini che vivono con gli animali, che tendono a parlare maggiormente con essi e che sono loro molto attaccati, manifestano alti livelli di empatia e sono più abili dei loro coetanei che non possiedono un animale, nel riconoscere il significato delle espressioni facciali umane che esprimono specifiche emozioni.

Quanto all’autostima, secondo alcuni autori, la possibilità di accudire un animale e il supporto sociale che un animale fornisce, sono condizioni che favoriscono il rafforzamento di essa in quanto producono una sensazione di competenza e soddisfazione di se stessi a livello sociale.

cms_6949/4.jpgL’interazione con l’animale domestico, infine, è considerato uno dei metodi che possono essere utilizzati nei progetti educativi di prevenzione ed intervento sull’aggressività poiché l’empatia svolge un’azione che favorisce il comportamento prosociale inibendo un potenziale atteggiamento aggressivo .

Concludendo si può ipotizzare che il desiderio di un bambino di possedere un animale sia esaudito dai genitori a causa della loro sensibilità ai bisogni dei propri figli (ipotesi auspicabile in quanto ciò eviterebbe il reiterarsi di episodi deprecabili di abbandono , specie nei periodi estivi) e che tale sensibilità possa determinare una modalità di educazione che incentivi lo sviluppo dei sopra citati sentimenti positivi ed il superamento delle situazioni di negatività, o in alternativa si può ipotizzare che bambini con livelli di empatia già alti , tendano a desiderare maggiormente un animale domestico .

In entrambi i casi ci troveremo di fronte a bambini con una “ marcia in più “ per quel che concerne le emozioni positive, potenziate , queste ultime, dall’interazione con cani, gatti & co.

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Data:

14 Agosto 2017