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Mangia: ”Dobbiamo concretizzare di più e sbagliare meno”

In Coppa, si sa, bisogna vincere. Ed il Bari, con il Savona, lo ha fatto. Non è stato facile, ma anche questo si sapeva. Il calcio d’agosto regala sempre sorprese, come dimostra l’ uscita, dalla Coppa Italia, di Bologna e Livorno ad opera di squadre di rango inferiore. Ma la squadra biancorossa, per fortuna, è passata al turno successivo. Ha dovuto tirar fuori le unghie per aver ragione di un buon Savona ed ha lottato fino all’ultimo perché, il risultato, è stato sempre aperto fino al triplice fischio finale, complice l’attacco spuntato degli ospiti che non ha saputo concretizzare le incredibili occasioni da gol.

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IL PUBBLICO – Lo si è visto dopo il gol del pareggio e, soprattutto, dopo l’espulsione. Sempre generoso e pronto ad incoraggiare la propria squadra del cuore, i tifosi non hanno esitato a spronare i propri beniamini, soprattutto nei momenti di difficoltà, quando sembrava sul punto di crollare sotto i colpi insistenti del Savona. Invece, la carica dei circa 12.000 spettatori presenti al San Nicola, ha modificato l’andamento del match ed il Bari ha ripreso a giocare concedendo poco agli avversari. A Bari, il pubblico, è veramente il 12 esimo uomo in campo.

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LA SQUADRA – L’approccio alla partita dei calciatori biancorossi è stato esemplare. I ragazzi hanno dimostrato di essere ben concentrati e determinati nelle fasi iniziali di gioco. Eccezionale è stata la reazione dei galletti baresi all’espulsione di Sabelli. In quel momento è venuto fuori il carattere e la grinta del Bari. Inoltre, l’ attacco barese ( come anche il centrocampo), dimostra di essere uno dei più forti del campionato tanto da poter, probabilmente, ben figurare anche in serie A. Ci sono gli uomini che possono cambiare l’inerzia di una partita (v. Galano, De Luca e Caputo).

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IL TECNICO – Ma con l’Avellino, il Bari non può rilassarsi e, le troppe occasioni concesse al Savona, hanno fatto riflettere il tecnico dei biancorossi Devis Mangia che, alla vigilia del terzo turno di Coppa Italia, ha predicato calma. “Ci vogliono pazienza ed equilibrio – ha dichiarato – e cercheremo di limitare gli errori e le occasioni degli avversari”. Gli errori servono per crescere, per apprendere, ma ci vuole tempo. “Credo nel lavoro – ha continuato Mangia – e nella crescita continua della squadra , ma non si può avere tutto subito. Ho bisogno dell’apporto di tutti e per questo credo che, contro l’Avellino, cambieremo qualcosa, a partire dal sicuro inserimento di Defendi.”

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Data:

23 Agosto 2014