Aveva solo due anni Maria Augusta von Kutschera quando perse sua madre, e da quel momento crebbe in un ambiente freddo e austero sotto la tutela della matrigna. Quello che non poteva immaginare, la piccola Maria, è che presto sarebbe diventata anche lei una matrigna, per ben sette bambini.
Ma andiamo con ordine.
Giovanissima, Maria entrò nel convento di Nonnberg, a Salisburgo. Tuttavia, prima di prendere i voti, le suore la mandarono a lavorare come governante per il barone e comandante di Marina, Georg von Trapp, per prendersi cura di una delle figlie, Maria Franziska, debilitata dalle febbri reumatiche. Ciò che doveva essere un incarico temporaneo si trasformò però in qualcosa d’altro: dopo un anno circa Maria e il barone si sposarono, e presto arrivarono altri tre figli, che si aggiunsero ai primi sette.
Ma negli anni Trenta arrivò anche la grande depressione, che li rese poveri e senza mezzi e solo grazie alla passione per il canto riuscirono a sopravvivere: tutta la famiglia si trasformò, infatti, in un coro professionista.
Nel 1938, con l’invasione nazista dell’Austria, la famiglia fu costretta a fuggire. Georg von Trapp, infatti, non solo si era rifiutato di esibirsi per il compleanno di Hitler, ma aveva anche rifiutato di arruolarsi. Iniziò così un lungo viaggio che li portò infine negli Stati Uniti.
Per la seconda volta si ritrovarono a non avere più nulla, tranne l’affetto che li legava e le loro voci cristalline. E per la seconda volta fu il canto a salvarli: la loro carriera di cantanti si consolidò, e con il successo economico ottenuto crearono una fondazione per sostenere la popolazione devastata dalla guerra in Austria.
La storia potrebbe finire qui, con i titoli di coda su un lieto fine per una famiglia felice che è riuscita a sopravvivere a numerose avversità.
Ma invece la vita di Maria fu segnata da un continuo reinventarsi. Nonostante il successo del coro, e della scuola di musica che Maria guidava insieme ai suoi figli, Maria, dopo la morte del marito, sentì di avere ancora una missione da compiere. E così partì come missionaria in Nuova Guinea, dove rimase fino al 1967, dedicandosi agli altri con dedizione e generosità.
Morì nel 1987, all’età di 82 anni.
Una vita all’insegna della musica e dell’amore che sembra quasi un film.
E infatti Maria nel 1949 raccontò in un libro la storia della sua famiglia, che ispirò due film di produzione tedesca. E poi la storia di Maria divenne un musical a Broadway, e infine il classico cinematografico The Sound of Music, che noi conosciamo come “Tutti insieme appassionatamente”.
E se tutti conoscono la Maria interpretata da Julie Andrews nel film, pochi oggi ricordano la vera Maria von Kutschera, simbolo di perseveranza e resilienza.