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MARIA CRISTINA DI SVEZIA – Una donna oltre i tempi

L’icona più emblematica e significativa di questo affascinante personaggio della storia è sicuramente la sublime interpretazione di Greta Garbo nel film “Queen Cristina”, girato nel 1933.

Ma la regina Cristina di Svezia fu molto, molto di più. Anche perché nell’opera cinematografica si sono prese delle licenze, per esigenze di “cassetta”, che nella realtà non sono minimamente appartenute ad un’esistenza così ricca e sfaccettata come fu la sua. Diamo, allora, un’occhiata alla storia.

Cristina nasce a Stoccolma, muore a Roma nel 1689.

Siamo in pieno periodo barocco, un’età straordinaria per tutte le arti ma tremendamente complessa e difficile dal punto di vista storico, sociale, religioso. C’era stata la Riforma di Lutero, con la conseguente, severissima, Controriforma attraverso la quale la Chiesa cercava di riconquistare diversi paesi che stavano diventando protestanti. Ciò rappresentava non soltanto un problema religioso, ma anche e soprattutto una questione politica. Divenire protestante per una Nazione significava acquisire un’importante autonomia dal papato di Roma, situazione sicuramente vantaggiosa per qualsiasi sovrano europeo. l’Inghilterra era già grande, la Germania era già un impero, la Svezia e la Polonia, dal canto loro, cominciavano ad avere un certo primato, ed anche altre nazioni del nord uscivano dal letargo medioevale, cercando una propria affermazione.

Era in atto la sanguinosa Guerra dei Trenta Anni, un conflitto principalmente tra cattolici e protestanti che coinvolse (dal 1618 al 1648) la maggior parte delle potenze europee.

Fu quindi un periodo storico in cui la sopravvivenza era difficile per tutti (ricordo anche l’epidemia di peste in Italia), figuriamoci per un sovrano donna!

Ma Maria Cristina era temprata, forte e preparata, sicuramente grazie al suo temperamento fiero e deciso, ma anche grazie all’educazione di impronta maschile che il padre (il re Gustavo II Adolfo, Re di Svezia, definito dal suo Paese e dagli storici “Il Grande”) le fece impartire. Probabilmente egli era presago della sua prematura scomparsa e, non avendo avuto eredi maschi (Cristina fu la sua unica figlia) provvide in questo modo a risolvere il problema della sua successione.

Maria Cristina, effettivamente, divenne regina all’età di sei anni, assumendo pieni poteri nel 1642.

Nel 1654 abdicò a favore del cugino Carlo Gustavo (Carlo X come re) in quanto, in seguito ad una profonda crisi religiosa, abbracciò il Cattolicesimo. Essendo allora la Svezia un paese protestante, ciò era ovviamente incompatibile con la corona.

Si trasferì prima in Olanda, poi in Austria, infine a Roma, dove ricevette un’accoglienza grandiosa. Qui fu sempre considerata “la regina” di questa città, tanto che fu sepolta in S. Pietro, unica donna ad avere quest’onore, insieme a Matilde di Canossa.

Fu attivissima promotrice di cultura, arte, musica, addirittura facendo da manager ai suoi cantanti preferiti, che raccomandava ai potenti d’Europa affinchè fossero ingaggiati in spettacoli ed eventi. Creò biblioteche, protesse e favorì molti musicisti, tra cui Corelli, Scarlatti, Stradella, Carissimi. Ella conquistò il primato aiutando lo sviluppo di una cultura superiore in quanto attiva e presente ovunque vi fosse cultura ed intelligenza. Si preoccupò di stabilire relazioni diplomatiche col Cardinal Mazzarino, famoso per la sua arte politica sviluppata in Francia al servizio del Re Sole Luigi XIV.

Per lei l’amore non aveva sesso, era dichiaratamente bisessuale pur senza vantarsene.

Si innamorò perdutamente di una bellissima dama di corte, come, più tardi, del Cardinale Azzolino che amò al punto da lasciargli, in punto di morte, tutti i suoi averi.

Una donna libera e di superiore intelligenza, quindi, coraggiosa antesignana di modelli sociali decisamente moderni.

                                                                 

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31 Agosto 2024

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