Tra concerti e collaborazioni con nomi importanti della musica latina – come Gilberto Santa Rosa, Oscar D ‘Leon, Grupo Niche e molti altri artisti internazionali – Alegrìa Amaya si è fatta portavoce di un intero continente, il “suo” continente. “Dal momento in cui ho lasciato il Venezuela, mi sono sentita semplicemente cittadina dell’America Latina, a cui do espressione da ormai 25 anni” sostiene infatti.
Le sue canzoni, apprezzate e amate dai suoi compatrioti, raccontano l’allegria, le danze e l’amore dell’intero continente. I suoi testi, tra l’altro, trasmettono l’amore e la malinconia per il suo paese d’origine. La musica è uno strumento che abbatte ogni barriera, come ogni genere d’arte, e contiene una forza che nessuno può negare: avvicinare le persone e unire popoli sotto un’unica bandiera, quella dell’amore. Alegrìa Amaya nasce a Caracas (Venezuela) e ci tiene a dire che suo nonno era amico del grande rivoluzionario Ernesto Che Guevara. E’ proprio a suo nonno che deve il suo nome di battesimo: fu lui a vederla ridere appena qualche istante dopo la nascita, capendo subito che sarebbe stata destinata a trasmettere allegria. Ed è questo che fa tutt’ora: giovani, anziani, bimbi, latini, italiani, stranieri…tutti ballano sulle note dei suoi ritmi latini.
Cresciuta in una famiglia di musicisti e cantanti, già in tenera età si aggregherà al gruppo rock “Niche” esibendosi in vari generi musicali. Già da piccola cantava, ballava e suonava merengue, salsa, reggaeton, cubrae. Da 25 anni in Italia apre i concerti dei più grandi dell’America Latina e si esibisce in ogni evento culturale e musicale che ruoti attorno alla musica e alla cultura latina. Il 6 aprile sarà a Lugano per promuovere il suo nuovo disco, “Corazón Latina”, di JB Production. “Vorrei portare la musica del mio continente là dove ancora non si conosce e, perché no, in Albania, collaborando con voci della musica albanese” conclude.