’’Bambini con le mani legate dietro la schiena e un colpo di pistola sparato in testa. Stiamo parlando di bambini’’.
Ma anche ’’donne stuprate e uccise, fatte a pezzi’’, abbandonate per le strade di Bucha. E’ uno scenario dell’orrore quello che si è presentato alle porte di Kiev dopo il ritiro dei soldati russi. ’’Hanno provato a dare fuoco ai cadaveri, volevano bruciarli per nascondere le prove dei crimini commessi’’, dice una fonte della sicurezza ucraina. ’’Per strada ci sono cadaveri carbonizzati, donne nude carbonizzate’’, prosegue.
Le immagini diffuse dalla sicurezza ucraina, mostrano i corpi di quattro donne martoriati con colpi d’arma da fuoco nelle parti intime e parzialmente carbonizzati.
In un’altra foto si vedono una decina di corpi senza vita di uomini nel giardino di un condominio in quella che sembra essere un’esecuzione. Alcuni tra le vittime hanno le mani legate dietro la schiena.
’’Le immagini che stanno circolando in queste ore sui media internazionali sono solo il 10 per cento dello scenario reale a Bucha’’, aggiunge la fonte fornendo informazioni sul campo.
’’Si è appena trovata un’altra fossa comune, non sappiamo quante persone ci siano dentro perché si sta ancora scavando. Ma riteniamo che ce ne siano tante’’, prosegue.
“Faremo la massima pressione. Non ci fermeremo neanche un minuto finché non troveremo tutti i criminali e penso che questo andrà a beneficio della civiltà”.
Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, incontrando i giornalisti a Bucha, secondo quanto riporta la Cnn.
Si tratta di “una questione di vita, di morte e di tortura”, ha continuato Zelensky, avvertendo che “se non troviamo una soluzione civile”, il popolo ucraino “troverà una soluzione non civile”.
“Bucha sarà il processo di Norimberga per Putin e tutti i criminali russi. Li troveremo tutti. Nessun termine di prescrizione”. Lo scrive su Telegram il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, che oggi insieme a Zelensky ha visitato le città liberate nella regione di Kiev.
“Non ci sono parole quando si vedono i crimini commessi dai russi. Ho camminato per le strade di Bucha, questa città un tempo bellissima, sentendo una profonda devastazione: sono morte molte persone, i russi hanno distrutto le loro case e paralizzato le loro vite. Lo vedi sui volti delle persone che sono riuscite a sopravvivere. Alcuni di loro non riescono nemmeno a parlare di tutto l’orrore che hanno visto”, scrive Yermak.
(fonte AdnKronos – foto dal web)