Mattarella: “Voto da affrontare con serenità”
“L’avvicendarsi delle legislature scandisce, nel nostro sistema, le diverse fasi attraverso cui si svolge la vita delle istituzioni. Le elezioni rappresentano il momento più alto della vita democratica, da affrontare sempre con fiduciosa serenità: il loro ritmo, costituzionalmente previsto, è fisiologico in qualsiasi ordinamento democratico”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia per lo scambio di auguri con le alte cariche istituzionali e i rappresentanti delle forze politiche e sociali.
La conclusione naturale della legislatura, ha aggiunto, “non ci consegna soltanto il risultato di una ordinata vita istituzionale, di una democrazia che si manifesta in termini di stabilità. L’ultimo anno della legislatura ha, infatti, registrato ulteriori importanti obiettivi“.
LEGGE ELETTORALE – “E’ stata approvata una nuova legge elettorale per la Camera e per il Senato – ha detto Mattarella – con regole omogenee e non dissonanti, sul cui merito le opinioni sono legittimamente difformi ma che rappresentano il risultato di una scelta del Parlamento ed evita l’anomala condizione di chiamare al voto gli elettori con quel che residuava di due leggi parzialmente cancellate da due diverse decisioni giurisdizionali”.
SISTEMA PAESE – Inoltre, “compito precipuo di chi ha responsabilità pubbliche è oggi quello di elaborare linee di sviluppo sociale ed economico che rispondano” ai “profondi mutamenti, tenendo conto, ancor più che nel passato, della richiesta di maggiore qualità della vita, dell’esigenza di sicurezza, di equità, di sostenibilità ambientale. E’ indispensabile, in definitiva, riflettere e dotarsi di una visione sul sistema Paese, su come intendiamo svilupparlo”.
LUNGIMIRANZA – “Questo è – questo deve essere – il ruolo della politica, l’oggetto del confronto tra le varie parti. Vengono richiesti – ha proseguito il Capo dello Stato – coraggio e lungimiranza, indicazione di obiettivi e percorsi adeguatamente approfonditi. Di questo livello deve essere la risposta alla responsabilità repubblicana che ricade su tutti noi”.
Fisco, si rottama anche nel 2018
Tra le principali novità del decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2018 c’è l’estensione della definizione agevolata dei carichi, la cosiddetta ’Rottamazione bis’.
Prevista la possibilità di definire i carichi affidati dal 2000 al 2016 che non siano stati oggetto della prima ’rottamazione’ delle cartelle, i carichi compresi in piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016 – per i quali il debitore non sia stato ammesso alla prima definizione agevolata a causa del mancato pagamento di tutte le rate degli stessi piani scadute al 31 dicembre 2016 (il cosiddetto “ripescaggio degli esclusi”) – e i carichi affidati dal 1º gennaio al 30 settembre 2017. Lo ricorda la circolare n.12/2017 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro che analizza le principali misure del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2018.
I consulenti ricordano anche che l’art. 9 del decreto fiscale 148/2017 ha incrementato di 300 milioni di euro per l’anno 2017 e di 200 milioni di euro per l’anno 2018 il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, costituito con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie su prestiti bancari.
Licenziamenti e contratti a termine, salta il pacchetto lavoro
Le misure sul lavoro non entrano nel ddl bilancio. L’emendamento che prevedeva la riduzione della durata massima dei contratti a termine, dagli attuali 36 mesi a 24 mesi, è stato ritirato prima di essere votato dalla commissione Bilancio della Camera.
Mentre l’altra proposta di modifica presentata dalla commissione Lavoro, che prevedeva l’incremento delle indennità per i licenziamenti senza giusta causa dagli attuali 4 mesi a 8 mesi, è stata ritirata ma i grillini l’hanno sottoscritta e quindi è stata votata e bocciata.
CGIL – Di decisione “grave” che “conferma l’incapacità dell’esecutivo a mantenere gli impegni’’ parla la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, commentando il ritiro degli emendamenti che, “seppur di valenza limitata, provavano a mettere in discussione l’impianto complessivo del Jobs Act, le cui conseguenze disastrose sono state confermate quest’oggi dalla nota congiunta diffusa da Istat, Inail, Inps, ministero del Lavoro e Anpal’’.
Anche nel terzo trimestre, prosegue Scacchetti, si registra “una forte crescita dei contratti a tempo determinato e un calo dei tempi indeterminati’’.
’’Lavoro di qualità e investimenti pubblici sono l’unica soluzione – conclude – per una crescita inclusiva e per affrontare l’emergenza della disoccupazione giovanile’’.