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MEDICI DI BASE – Trasformarli in dipendenti del servizio sanitario nazionale?

Ieri mattina la premier Giorgia Meloni ha riunito i suoi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, insieme ai ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti e della Salute, Orazio Schillaci; presente anche il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni.

Al centro della discussione, il futuro ruolo dei medici di base. L’ipotesi di trasformarli in dipendenti del Servizio sanitario nazionale ha scatenato molte polemiche, soprattutto all’interno della categoria. E su questo punto si registra il fermo no di Forza Italia: “Noi siamo contrari alla modifica dello status giuridico del medico come lavoratore autonomo”, dice il portavoce di Fi Raffaele Nevi, sottolineando come la proposta di legge presentata dagli azzurri due settimane fa abbia come obiettivo quello di “garantire una maggiore copertura dei medici di famiglia sul territorio, ma attraverso un meccanismo diverso” da quello contemplato inizialmente dalla bozza del ministero della Salute. Il testo del governo, prosegue Nevi, “deve ancora essere sottoposto al confronto con la maggioranza. Ieri si è entrati nel merito della questione. Qualcuno dava per scontato che quel testo fosse definitivo, ma va ancora discusso”.

Perplessità che sarebbero state ribadite durante l’incontro da Tajani, che poi è stato costretto ad annullare tutti gli impegni della giornata a causa di un forte stato influenzale. Ma l’attesa svolta sulla possibile rivoluzione del ruolo dei medici di famiglia dovrà aspettare, perché nessuna decisione sarebbe stata adottata, come confermato da Fedriga al termine del vertice: “O governiamo con la consapevolezza di quello che consegniamo o governiamo semplicemente per il consenso immediato. Questo, secondo me, sarebbe sbagliato, soprattutto in termini di sanità. Dobbiamo raccontare ai cittadini come stanno le cose”, ha messo in guardia il presidente del Friuli Venezia Giulia.

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Data:

13 Febbraio 2025