Per lo star system, ma anche per il fashion system, la vittoria di Donald Trump alla corsa per l’elezione del quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti d’America è stata una sciagura. La cosa che più mi fa sorridere è la scarsa considerazione che hanno le celeb per l’intelletto dei loro fan, una persona può andare ad un concerto di Taylor Swift, esserne un suo fan sfegatato, ma non eseguire a comando quello che gli viene detto di fare, soprattutto quando questo riguarda la carne viva delle persone: lavoro, inflazione, criminalità. La maledizione delle celeb colpisce ancora e come era stato per Hillary Clinton, anche per Kamala Harris non hanno portato consensi, anzi sono state un boomerang visto la percezione di grande distacco che ha la gente comune nei loro confronti. Persone arroccate nelle loro ville sulle colline di Los Angeles e distanti anni luce dai problemi con cui un americano medio deve combattere ogni santo giorno. Il popolo americano ha votato e le fashion addicted possono esclamare: “Melania è tornata!”.
La foto che meglio rappresenta lo stato d’animo tra le celeb è stato il selfie della cantante rapper Cardi B su cui campeggiava la “tenera”frase: “I hate yall bad” (vi odio tutti). Al netto dello sconforto, di cui ce ne faremo una ragione, delle celeb e di molti designer come Calvin Klein che aveva invitato la first lady in carica, Jill Biden alla sua ultima sfilata e che in passato aveva negato di vestire Melania Trump in veste di first lady, lei è tornata per regalarci glamour e outfit memorabili. Melania Trump, ex modella, non ha mai nascosto la sua passione per la moda sfoggiando outfit che non sono mai passati inosservati e che promette di non deludere tutte le fashion addicted anche nei prossimi anni da First Lady. Per i suoi detrattori è stata una first lady dalle poche parole, ma dalle notevoli passerelle, staremo a vedere se, per il suo secondo “mandato”, stupirà i suoi detrattori cambiando rotta visto anche l’enorme successo di vendite del suo libro diventato un best seller in America (sui social lo ha così presentato: la mia storia, la mia prospettiva, la mia verità). Melania Trump è senza alcun dubbio una donna di grande fascino e glamour, ma anche una donna enigmatica, celato dietro i suoi grandi occhiali neri da cui si separa raramente, e dalla forte tempra come dimostra questa sua emblematica frase: “non compatitemi, posso affrontare qualsiasi cosa”.
Checché se ne dica la prossima first lady si sa vestire e il suo guardaroba tornerà a gamba tesa nello scenario politico. Mai così defilata come in questa campagna elettorale dove ha centellinato le sue apparizione, Melania Trump si è presentata sul palco del West Palm Beach Election Center a Palm Beach, in Florida, per il discorso di ringraziamento agli elettori indossando un tailleur grigio dal taglio sobrio con un’allure quasi austera, ma dal fitting perfetto. Il suo outfit è spoglio da fronzoli superflui dove l’unico tocco glam sono le décolleté nere dal tacco vertiginoso e l’iconica suola rossa da cui non si separa mai. Il tailleur sartoriale ha un blazer doppiopetto con spalle strutturate e il punto vita segnato che viene accompagnato da una gonna midi e l’emblema del new look Dior, una maison particolarmente apprezzata da Melania Trump.
Una first lady dall’allure sofisticata dal mood più spiccatamente francese che americano, visto anche quando si è recata alle urne di Palm Beach, in Florida, sfoggiando uno chemisier con stampa pois (anch’esso della maison Dior), gli immancabili grandi occhiali neri e le sue inseparabili décolleté nere.
Non paghi della Trash Pouch (un sacco nero della spazzatura), della Potato Chip bag clutch (una confezione di patatine), di una shopper del supermercato facente funzione di una bag e di una scatola di scarpe sportive facente funzione di una clutch in pelle (tutte partorite dalla fervida mente del designer Demna Gvasalia per Balenciaga) è giunto il momento della sedano bag, della baguette bag, della rosetta bag e della bakery bag griffate maison Moschino. La sedano bag è una maxi clutch, realizzata con stampa digitale dall’effetto tridimensionale, che riproduce perfettamente il gambo di sedano con foglie di nappa che sarà vostro alla modica cifra di tremilasettecento euro.
Lo sforzo economico può essere “ridotto” se optaste per la baguette bag (novecentonovantacinque euro) facente funzione di maxi clutch che si apre in tutta la sua lunghezza garantendo un facile accesso al suo contenuto e che riecheggia un lusso spensierato (queste le parole per convincervi ad acquistarla sul sito della maison), parole che farebbero sorridere se non fosse che il fashion system, soprattutto nel comparto del lusso, sta vivendo un momento di forte contrazione in fatto di vendite.
Per una bag più “discreta” e ancor più “economica” (seicentonovantacinque euro) vi basterà ordinare una rosetta bag che riproduce fedelmente tutti i dettagli del tradizionale pane che reinventa il passato (culinario o fashion?) con spirito fresco e contemporaneo. Sono parole tratte dalla descrizione della bag e non mie, io non mi permetterei mai di giocare con la vostra intelligenza!
Se volete essere più sobrie e minimal una borsa a mano a forma di sacchetto di carta con logo “panetteria Moschino” ed orlo superiore a zig-zag dovrete sborsare quattrocentocinquanta euro per la sua versione medium o trecento e trenta euro per la sua versione small…passo e chiudo.
