Dopo l’annuncio dei nuovi dazi del 20% imposti dagli Stati Uniti all’Unione Europea, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato un vertice straordinario a Palazzo Chigi per definire le azioni da intraprendere. La premier ha annullato tutti gli impegni previsti in agenda, incluso un viaggio in Calabria per l’inaugurazione della stazione dei Carabinieri di Limbadi, per concentrarsi sulla crisi commerciale.
Un Vertice di Emergenza
All’incontro hanno partecipato i ministri chiave del governo:
- Tommaso Foti , ministro agli Affari Europei.
- Giancarlo Giorgetti , ministro dell’Economia.
- Francesco Lollobrigida , ministro dell’Agricoltura.
- Adolfo Urso , ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Anche il vicepremier Matteo Salvini era presente, mentre Antonio Tajani , ministro degli Esteri, si è collegato da Bruxelles.
Le Parole di Giorgia Meloni
Meloni ha definito i dazi americani una “misura sbagliata” e ha sottolineato l’importanza di evitare una guerra commerciale che potrebbe indebolire l’Occidente a vantaggio di altri attori globali. “L’introduzione da parte degli Usa di dazi verso l’Unione Europea è una misura che considero sbagliata e che non conviene a nessuna delle parti”, ha scritto sui social. “Faremo tutto quello che possiamo per lavorare a un accordo con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di scongiurare una guerra commerciale”.
La premier ha ribadito che l’Italia agirà sempre nell’interesse della propria economia, confrontandosi con gli altri partner europei per una risposta coordinata.
Tajani: Dialogo e Diversificazione
Da Bruxelles, Antonio Tajani ha incontrato il commissario europeo per il Commercio Maros Sefcovic , sottolineando la necessità di mantenere un approccio basato sul dialogo ma con “schiena dritta” . Tajani ha consegnato a Sefcovic il Piano d’Azione per l’export italiano , lanciato recentemente a Villa Madama, per rafforzare la presenza delle imprese italiane nei mercati emergenti.
“È essenziale continuare a lavorare per creare nuovi sbocchi per l’export e per evitare guerre commerciali che non convengono a nessuno”, ha dichiarato Tajani, ribadendo il sostegno italiano alla finalizzazione di nuovi accordi commerciali con Paesi come Mercosur , India , e altre economie emergenti in Africa e nell’Indo-Pacifico.
Tajani ha anche evidenziato la difficoltà di conciliare l’aumento delle spese per la difesa richiesto dagli Stati Uniti con l’imposizione dei dazi: “Se si chiede di arrivare al 5% del Pil per la difesa e contemporaneamente si pongono i dazi, è un po’ difficile fare entrambe le cose”.
La Posizione di Salvini
Il vicepremier Matteo Salvini ha ribadito la necessità di difendere con determinazione l’interesse nazionale, sottolineando i limiti dell’Europa nel tutelare le imprese italiane. Salvini si è confrontato con il gruppo economico della Lega, evidenziando che l’Italia deve continuare a proteggere il proprio Made in Italy in un contesto di crescente protezionismo globale.
Le Critiche delle Opposizioni
Le opposizioni non hanno risparmiato critiche al governo. Il leader del M5S Giuseppe Conte ha sottolineato che i dazi erano previsti da tempo e che il governo avrebbe dovuto prepararsi meglio. Stefano Bonaccini (PD) ha accusato Meloni di aver sottovalutato la crisi, mentre l’eurodeputato Enzo Amendola ha definito i dazi una “farsa populista” che avrà gravi conseguenze per imprese e lavoratori.
Una Sfida per l’Italia e l’Europa
La crisi commerciale con gli Stati Uniti rappresenta una sfida significativa per l’Italia e l’Unione Europea. Mentre il governo italiano cerca di bilanciare dialogo e fermezza, le opposizioni chiedono una risposta più incisiva e coordinata a livello europeo.
La partita è appena iniziata, e il futuro delle relazioni transatlantiche dipenderà dalla capacità di negoziare soluzioni che proteggano gli interessi economici italiani ed europei senza compromettere le relazioni strategiche con Washington.