Chi mi conosce sa bene come, da sempre, sia appassionata di terapie alternative e, soprattutto, naturali. Mi piace, quindi, tra le tante cose, cercare e documentarmi sui benefici che le piante possono apportare al nostro organismo. Andando qua e là, mi sono imbattuta in un contenuto che riguardava le proprietà della betulla.
Albero esile e sottile, come una fanciulla vestita di bianco, possiede un’elasticità che le permette di resistere alle nevicate che le curvano pericolosamente i rami, imprigionandoli, a volte, addirittura fino al terreno.
La betulla evoca in me un ricordo di molti anni fa dolce e malinconico insieme: mi trovavo ad un importante convegno in Finlandia: una settimana trascorsa nella zona dei laghi, a Gennaio, in un albergo immerso nella foresta. I laghi completamente ghiacciati, il freddo, le scarse ore diurne, le baite con le saune sparse nella foresta, tanta neve e… le betulle, appunto, una foresta di betulle a perdita d’occhio.
Per me fu un’esperienza straordinaria ed irripetibile grazie alla quale sono rimasta affezionata a questo albero dall’energia femminile, il cui culto si perde nella memoria dei tempi.
Presso i Celti, ad esempio, essa era l’albero della dea Brigid, la sovrana dell’acqua e del fuoco, della creazione e della nascita. Non a caso il nome Brigid contiene la radice “birgh” che significa proprio betulla. Si festeggiavano entrambe il 2 Febbraio, durante la festività di Imbolc cioè nel momento dell’anno in cui, pur essendo ancora presente la neve, già la vita addormentata al di sotto di essa inizia a risvegliarsi.
Nelle pratiche magiche dell’antichità, la betulla, sotto l’influsso di Venere, infondeva protezione e allontanava i malefici. Secondo la tradizione, portare foglie di betulla a contatto con la pelle, allontanava ogni disgrazia ed induceva alla positività.
Ogni parte di questo albero possiede sostanze medicamentose.
Con le giovani foglie primaverili si fanno infusi depurativi e diuretici che aiutano a liberare l’organismo anche dal colesterolo e dagli acidi urici; con le gemme invernali si prepara il gemmoderivato (le gemme vengono fatte essiccare e poi macerare in alcool e glicerina, poi spremute, filtrate ed infine imbottigliate) che agendo anch’esso come disintossicante, aiuta il sistema linfatico ed immunitario, con benefici effetti anche sulla cellulite; con il legno e la corteccia autunnali, una volta distillati a secco, si produce l’olio di betulla, un potente disinfettante e cicatrizzante usato sulla pelle nelle ferite infette; dal legno bruciato di betulla, si ottiene un pregiato carbone con proprietà curative per lo stomaco nelle intossicazioni; la linfa di betulla raccolta in primavera, è un ottimo depurativo specifico per il sistema linfatico.
Dal punto di vista vibrazionale, La betulla possiede energie liberatorie, cioè aiuta a tirar fuori quei disagi interiori che, alla lunga, potrebbero essere somatizzati.
L’acqua di betulla esposta al sole aiuta a superare la tristezza e gli stati depressivi nella loro fase iniziale, agendo positivamente sugli stati mentali negativi che impediscono di connettersi con le frequenze cosmiche che danno pace ed equilibrio interiore.
Procurarsi, quindi, delle gocce di betulla solarizzata per prenderle più volte al giorno, può davvero essere un grande beneficio un po’ per tutti. Soprattutto in questo periodo, che dura ormai da anni, in cui tante persone si ritrovano completamente fuori asse, con i relativi problemi che ne derivano per se stessi e per gli altri.
E allora… viva la betulla!