Primo pianeta del sistema solare e il più vicino al Sole, Mercurio è anche il più piccolo. Anzi pare che ulteriormente si sia rimpicciolito di circa 5 km, a causa del raffreddamento del suo nucleo ferroso.
Il suo aspetto ricorda quello della Luna, per via dei crateri che l’impatto con gli asteroidi hanno creato sulla sua superficie. Crateri che vanno da un diametro minimo di 10 Km a un massimo di 200 Km!
Come gli altri pianeti, Mercurio si muove in senso antiorario ma la sua orbita è la meno circolare di tutti. Compie il suo giro intorno al Sole in circa 88 giorni terrestri e ogni due orbite attorno alla nostra Stella, completa tre rotazioni sul proprio asse.
Il pianeta Mercurio
La superficie di Mercurio è caratterizzata da una grandissima escursione termica: nelle zone equatoriali passiamo dagli oltre 400°C diurni ai – 173°C notturni. Ai poli, invece, la temperatura rimane costantemente intorno a −93°C. Ciò è dovuto all’assenza di atmosfera che, qualora fosse presente, svolgerebbe un ruolo nella ridistribuzione del calore.
L’accelerazione di gravità del pianeta è 0,377 volte quella terrestre, per cui se qui peso 50 Kg, su Mercurio peserò 18,9 Kg. Se fossi sulla Luna peserei ancora meno, circa 8,3 Kg!
Dalla Terra, Mercurio è visibile solo per pochi giorni consecutivi. Può essere osservato dopo il tramonto nel periodo attorno all’equinozio di primavera per l’emisfero boreale e prima dell’alba intorno all’equinozio di autunno, per l’emisfero australe.
I suoi transiti sono abbastanza frequenti (13 ogni secolo) e sono un’ottima occasione per condurre studi scientifici. Per esempio, nel 1600 essi vennero impiegati per stimare la dimensione del pianeta e per calcolare la distanza tra la Terra e il Sole, fino ad allora sconosciuta. Le prime osservazioni telescopiche datano, infatti, dell’inizio del XVII secolo, ad opera di Galileo Galilei.
Quando fu scoperto il pianeta Mercurio?
Le prime osservazioni risalgono agli Assiri, intorno al XIV secolo a.C.: ce lo raccontano le tavole MUL.APIN, il più importante compendio astronomico-astrologico scritto in Mesopotamia. In questi testi si legge che fu dato al pianeta il nome Udu, “pianeta saltellante”, probabilmente a causa della rapidità del suo movimento nel cielo.
I Babilonesi, invece, lo chiamarono Nabu, mentre Egizi e Greci gli attribuirono due nomi, uno in qualità di stella del mattino e l’altro come stella della sera: Seth e Horus per gli Egizi, Apollo ed Hermes per i Greci.
simbolo astrologico di Mercurio
I Romani chiamarono il pianeta Mercurio, in onore dell’omonima divinità: il messaggero alato degli dei. Quanto alla mitologia induista, il nome attribuito al pianeta è Budha (in sanscrito “devanagari”), una delle nove divinità che presiedono ai principali corpi celesti. Nella mitologia germanica, tanto il pianeta quanto il giorno a lui dedicato (il mercoledì), erano consacrati al dio Odino (Woden, da cui Wednesday).
Mercurio – nella mitologia romana – corrisponde al dio greco Ermes, figlio di una relazione fugace tra Zeus, padre degli dei, e Maia, la più bella delle Pleiadi, figlia di Atlante e di Pleione.
Rappresentato come un giovane atletico con in capo un elmo alato, era appunto considerato il veloce messaggero degli dei. È la velocità che lo contraddistingue, così come il pianeta, che è il più rapido nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole. Astrologicamente, questo pianeta governa la comunicazione, l’intelligenza, l’apprendimento rapido, la razionalità e l’astuzia. Ecco perché il dio Mercurio-Ermes era il protettore del commercio e dei ladri. Ma non solo. La sua bacchetta – il Caduceo – è divenuta il simbolo della medicina.
Da Hermes, invece, deriva la parola “ermeneutica”, cioè l’arte di interpretare i significati nascosti.
Mercurio – Hermes
Mercurio rappresenta l’attività cerebrale: è l’universo del pensiero, delle facoltà intellettive, il filtro attraverso il quale conosciamo il mondo. È l’intelligenza, la capacità di apprendere e formulare idee e concetti e di esplicitarli sotto forma di comunicazione. Per questo motivo la corrispondenza con il corpo umano non può che essere con il cervello, in particolar modo l’emisfero sinistro. Oltre al cervello, il pianeta Mercurio è in collegamento anche con il sistema nervoso, i polmoni e gli arti superiori.
I segni governati da Mercurio sono due: i Gemelli nel suo domicilio diurno e la Vergine, in quello notturno.
I Gemelli hanno un’intelligenza molto acuta e razionale, pur essendo profondamente intuitivi. Sono degli ottimi comunicatori, sapendo quando e come rivolgersi alle persone.
La Vergine è il rovescio della medaglia: malgrado la loro intelligenza, i nati in Vergine sono molto critici e, per questo, spesso incompresi.
Sul piano fisico, invece, le persone dominate da questo pianeta presentano un aspetto giovanile, anche in età avanzata. Caratteristiche sono una corporatura snella e longilinea e un’espressione somatica vivace. Non sono molto alti e si muovono nervosamente, con scatti rapidi, proprio come il loro “patrono”.
Dal punto di vista del carattere, ciò che emerge è l’incostanza. I dominati da Mercurio hanno sempre qualcosa da fare ma non sono perseveranti. Per contro, si adattano facilmente e sono abili nel lavoro manuale e nel commercio. Sono inoltre molto diplomatici ma non amano i ruoli di comando: danno il meglio di sé in tutte quelle professioni che richiedono dinamismo e spostamenti continui. Sono ottimi giornalisti.