Rafael Caro Quintero, il re dei narcos è stato catturato dai marines messicani a San Simon, nello stato di Sinaloa lo scorso 16 luglio.
Durante le operazioni di cattura è caduto un elicottero, per cause non accertate e non ci sono ancora indizi che possano fare pensare ad un collegamento con l’arresto di Caro Quintero, sono 14 i militari morti nell’incidente.
Secondo un funzionario messicano sentito da Al Jazeera, l’arresto eccellente sarebbe arrivato dopo le pressioni degli Stati Uniti sul governo messicano.
Nella stessa settimana, il presidente Andres Manuel Lopez Obrador ha incontrato il presidente statunitense Joe Biden a Washington.
Quintero rappresenta la storia dei trafficanti messicani, creando negli anni ‘70 il cartello di Guadalajara ora scomparso.
Nei suoi anni d’oro l’organizzazione era divenuta la massima esponente del traffico di marijuana, finendo nel mirino degli Stati Uniti che ha investito ingenti somme di denaro, militari, task-force ed agenti per aiutare le autorità del Messico per fermare il cartello e Quintero. Uno dei funzionari Dea, Enrique Kiki Camarena, verrà sequestrato nel 1985, sottoposto a torture feroci, quindi assassinato. Un delitto attribuito a Quintero e ai suoi complici. Poco meno di un mese dopo il gangster sarà arrestato in Costa Rica, poi trasferito nel proprio Paese e condannato a 40 anni di galera. Dopo 28 anni passati in carcere, Rafael Caro Quintero è stato liberato nel 2013 in base a una sentenza di un tribunale dello stato di Jalisco, una decisione che ha provocato forti polemiche ed è stata poi annullata dalla Corte Suprema.
Due anni più tardi verrà emesso un nuovo mandato di cattura mentre gli Stati Uniti offriranno una taglia di 20 milioni di dollari per Quintero e venne inserito immediatamente nella lista dei 10 ricercati più pericolosi dell’FBI. Tornato in libertà il criminale ha ripreso in parte le sue attività e potere. Ultime notizie attendibili sul suo operato si hanno nel 2016, quando ha lanciato un’offensiva per il controllo di Ciudad Juarez, roccaforte del suo rivale storico, Joaquin “Chapo” Guzman. La latitanza di Rafael Caro Quintero è terminata però sabato 16 luglio appunto, quando è stato catturato. Un passo inevitabile è stata la richiesta di estradizione degli USA a Città del Messico. A formalizzare la richiesta è stato il segretario alla Giustizia americano Merrick Garland, ringraziando le autorità messicane per aver catturato il re della droga.