L’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti di Meta, la casa madre di Facebook e Instagram, per aver interrotto le trattative per il rinnovo del contratto scaduto con Siae, la società che gestisce i diritti d’autore delle opere musicali in Italia. Secondo l’autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), questo comportamento potrebbe costituire un possibile abuso di dipendenza economica da parte di Meta nei confronti di Siae nella negoziazione e avrebbe fatto un’offerta inadeguata senza fornire alla controparte le informazioni necessarie. Questo abuso, infatti, si verificherebbe proprio quando un’impresa che si trova in una posizione di forza rispetto ad un’altra impresa o cliente, ne abusa per ottenere vantaggi illegittimi o per limitare la concorrenza. In altre parole, si tratterebbe di un comportamento anticoncorrenziale da parte di un’impresa che sfrutta la sua posizione di potere per costringere un’altra impresa o un consumatore a subire condizioni economiche sfavorevoli.
L’istruttoria poi affermerebbe che Meta potrebbe aver indebitamente interrotto le trattative per la stipula della licenza d’uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali abusando della dipendenza economica di Siae, eliminando anche i contenuti tutelati dalle proprie piattaforme social danneggiando sia Siae che gli autori rappresentati dall’ente. Se l’Antitrust dovesse confermare le accuse, Meta potrebbe essere sanzionata con una multa fino al 3% del fatturato globale dell’azienda. Ma le conseguenze potrebbero non essere solo di natura finanziaria: l’immagine di Meta potrebbe infatti subire un danno significativo se venisse dimostrato che l’azienda ha realmente abusato della sua posizione di forza nei confronti di un partner commerciale. Ciò potrebbe portare ad una perdita di fiducia da parte dei propri utenti e partner, con conseguenze negative sulla reputazione dell’azienda a livello globale. Dopo l’annuncio, il presidente della Siae Salvatore Nastasi ha affermato: “Siamo pienamente soddisfatti perché l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha condiviso le posizioni di Siae e ha valutato quale indebita l’interruzione della trattativa da parte di Meta, violando le norme in materia di abuso di dipendenza economica.
Allo stesso tempo, è stato avviato dall’Autorità un procedimento cautelare di urgenza che dovrà portare alla riattivazione senza indugio del negoziato che Meta ha unilateralmente interrotto. Ci consentirà di tornare a sederci al tavolo per confrontarci ad armi pari con il colosso americano”. Ma anche la risposta di Meta non ha tardato ad arrivare. Infatti, un portavoce del colosso ha dichiarato: “Siamo pronti a collaborare per rispondere alle richieste dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. Tutelare i diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta, per questo rimaniamo impegnati nel raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti”. L’apertura del confronto tra le parti è stata accolta positivamente sia dalla Siae che da Meta, ma l’esito dell’indagine potrebbe avere importanti ripercussioni sul mercato dei contenuti digitali e sulla tutela dei diritti d’autore in Italia e in Europa.