La storia, questo termine che in un qualche modo ci coglie tutti di sorpresa a volte emozionandoci, altre infastidendoci, è dentro di noi, ne siamo circondati e non possiamo fuggire da essa.
Ovunque andiamo, qualcosa ci ricorda chi siamo e da dove proveniamo, può sembrare una condanna, ma non è così, tutt’altro, è costantemente una conferma della nostra esistenza millenaria, pertanto capita che ti trovi su di un’isola, l’isola di Malta e ti rendi conto che è stato l’approdo nel 1606 di un grande artista italiano, che ha trovato asilo presso i cavalieri della Croce di Malta dopo aver ricevuto una accusa di omicidio in Italia.
Michelangelo Merisi da Caravaggio ha lasciato su quest’isola cenni indelebili del suo passaggio. Divenuto Cavaliere dell’Ordine, realizzò diverse opere rappresentando la realtà anche in modo brutale e utilizzando la luce come apparizione simbolica della divinità. Si proprio questo importante utilizzo della luce e delle ombre che permette l’effetto drammatico di cui Caravaggio è autore indiscusso, porta le sue opere a trasmettere quella intensità profonda dell’animo dell’artista, consentendogli la creazione di capolavori che diventeranno immortali nei secoli a venire.
Sull’isola di Malta il nome del Caravaggio rimbomba nell’aria, la sua eco percorre la capitale “La Valletta” dove all’interno della Cattedrale di San Giovanni, si può ammirare la “Decapitazione di Giovanni Battista”, forse la più grande espressione della tecnica dell’artista che di li a poco lascerà l’isola per fuggire da un’altra accusa.
Decapitazione di Giovanni Battista
Sta di fatto che Caravaggio ha segnato il periodo della sua sosta sull’isola donando a questo lembo di terra momenti espressivi di grande profondità, certo, mai avrebbe immaginato che le sue opere diventassero delle splendide etichette da apporre sulle bottiglie di vino. Ed è proprio quello che è successo. Una azienda viticola dell’isola ha deciso di impreziosire esteticamente il proprio prodotto con alcune opere del Caravaggio e la stessa linea di vino è appunto chiamata “Caravaggio”. “I bari” è l’opera più rappresentata per questa linea di vini dove viene raffigurato un povero ragazzo che sta per essere soggiogato da due malfattori.
I bari
Indipendentemente da cosa si possa pensare sull’utilizzo di opere d’arte a fini commerciali, trovo interessante l’accostamento di questo dipinto e ciò che rappresenta con il contenuto della bottiglia poiché, in fin dei conti, il vino pur essendo un prodotto di cui tutti andiamo fieri non possiamo smentire il fatto che la sua gradazione alcolica può in qualche modo “truffarci” a livello emotivo comportamentale donandoci certamente gioia, leggerezza, spensieratezza se assunto in modica quantità ma portandoci a situazioni più complesse se oltrepassiamo la soglia di tolleranza. In pratica questo dipinto vuole metterci in guardia da chi, affabulandoci, ci fa uscire dalla realtà con l’inganno.
Buona degustazione.