La Commissione europea a Strasburgo, nella riunione del collegio dei commissari, domani discuterà e presenterà “una serie di misure in sostegno dell’Italia, per ridurre i flussi migratori nel Mediterraneo Centrale, che formeranno la base per la discussione nel prossimo Consiglio Affari Interni informale che si terrà a Tallinn giovedì”.
Le misure “fanno seguito ad un incontro che il commissario” alle Migrazioni e Affari Interni, Dimitris “Avramopoulos, ha avuto ieri a Parigi” con i ministri degli Interni di Italia, Francia e Germania. Lo annuncia il viceportavoce capo della Commissione Europea Alexander Winterstein, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
“Non ci saranno nuove proposte legislative, in questa fase”, ha chiarito ieri la portavoce della Commissione per le Migrazioni Natasha Bertaud, ma si presenterà piuttosto “un piano d’azione”, con delle “misure concrete” attuabili in tempo breve, per affrontare la situazione.
“Quello che sarà nuovo sarà il bisogno di fare delle cose immediatamente – ha continuato – ma sappiamo che il problema non è nuovo e che le soluzioni che si possono trovare non sono nuove”. Si tratta, prosegue la Bertaud, di “un’accelerazione in quello che stiamo facendo tutti, le istituzioni europee, gli altri Stati membri e l’Italia, per mettere meglio in opera la nostra politica in materia d’asilo”, ha aggiunto.Sugli sbarchi dei migranti, “l’argomento è stato discusso dai ministri e dal commissario domenica sera a Parigi. Quello che i partecipanti hanno convenuto è che l’Italia scriverà un codice di condotta per le Ong che operano nel Mediterraneo”.
Crisi Golfo Persico, altre 48 ore per l’ultimatum al Qatar
E’ stato prorogato di 48 ore l’ultimatum per rispondere alle 13 richieste formulate al Qatar da Arabia Saudita, Emirati Arabi, Bahrain ed Egitto per riprendere i rapporti diplomatici e commerciali, interrotti dal 5 giugno. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa saudita Spa, spiegando che la richiesta di estensione è stata formulata dal Kuwait, Paese mediatore.
Ieri l’Emiro del Kuwait, Sheikh Sabah al-Ahmad al-Sabah, ha infatti chiesto ai quattro Paesi di rinviare di 48 ore il termine ultimo per rispondere alle richieste. E questo perché oggi è previsto un incontro tra al-Sabah e il ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammad bin Abdurrahman Al-Thani.
Il governo del Qatar ha annunciato che darà una risposta ufficiale in merito. Sabato il capo della diplomazia del Qatar ha annunciato, in una visita a Roma, che Doha avrebbe respinto le richieste in quanto “contrarie al diritto internazionale’’.
Cina, nave da guerra Usa punta Triton Island. Furia Pechino
Le relazioni tra Pechino e Washington sono influenzate da alcuni “fattori negativi”. Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping al presidente Usa Donald Trump nel corso di una telefonata, secondo quanto riporta l’agenzia ufficiale Xinhua.
Nel corso del colloquio Xi ha auspicato che gli Stati Uniti gestiscano la “questione Taiwan” in maniera appropriata. Il richiamo del presidente cinese fa seguito all’approvazione da parte statunitense di una vendita di armi a Taiwan del valore di 1,4 miliardi di dollari.
Ad irritare Pechino è stato anche il passaggio del cacciatorpediniere Usa Stethem nelle acque del Mar Cinese Meridionale che circondano la Triton Island, uno degli isolotti dell’arcipelago delle Isole Paracel, contese da Cina, Taiwan e Vietnam. Un’azione dimostrativa per ribadire la libertà di navigazione in quel tratto di mare, che le autorità cinesi hanno però definito una “grave provocazione politica e militare”.
Nel corso della telefonata con Trump, tuttavia, Xi ha anche affermato, secondo quanto riportato dall’emittente cinese Cctv, che le relazioni tra i due Paesi “hanno raggiunto importanti risultati” dall’incontro che i due capi di Stato hanno avuto in Florida lo scorso aprile.