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Migranti, governo impugna ordinanza Musumeci (Altre News)

Migranti, governo impugna ordinanza Musumeci

E’ stata impugnata dal governo e dal Viminale l’ordinanza del governatore della Sicilia Nello Musumeci che aveva disposto lo sgombero di hotspot e centri di accoglienza migranti dell’isola. L’impugnativa è in corso di deposito al Tar della Sicilia. L’ordinanza, secondo il ricorso, “interferisce direttamente e gravemente con la gestione del fenomeno migratorio che è materia di stretta ed esclusiva competenza dello Stato”. Inoltre nonostante sia stata motivata come misura anti Covid, sempre secondo il ricorso, “interferisce sul fenomeno migratorio e produce effetti diretti a carico di altre regioni”.

Immediata la replica. “Il governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi” commenta Musumeci. “La Sicilia – sottolinea – difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo”.

Migranti, botta risposta Lamorgese-Salvini

“Il senatore Salvini ha davvero superato ogni limite consentito dimostrando uno scarso rispetto per le istituzioni e per questa amministrazione di cui è stato ministro”. E’ quanto ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante un’intervista al Tg1 in risposta all’attacco di Matteo Salvini che l’aveva definita una “criminale”. “Come stiamo affrontando l’emergenza sbarchi? Abbiamo pensato alla sicurezza dei cittadini siciliani perché gli arrivi sono stati numerosi a luglio, in agosto un po’ di meno soprattutto dalla Tunisia. Abbiamo preso tutte le precauzioni: prima tutti i test sierologici, oggi i tamponi a tutti coloro che arrivano”.

“Se gli sbarchi aumentano e se c’è un governo che sta trasformando la Sicilia nel campo profughi d’Europa, è colpa di Salvini? Qui abbiamo un ministro incapace” ribadisce Matteo Salvini a Stasera Italia su Rete4. “Io posso stare simpatico o antipatico, ma da ministro ho azzerato gli sbarchi e chiuso i porti, mentre chi sta al governo ora fa arrivare cani e porci e la colpa sarebbe mia?”. “L’immigrazione illegale è calata per il virus in Francia, in Spagna e a Malta. Solo in Italia c’è un governo complice dei trafficanti di esseri umani” conclude.

Scuola, vertice governo-regioni

“La scuola è centrale nella ripartenza del Paese. Ieri il governo con le regioni ha fatto un passo in avanti sulle strutture da mettere in sicurezza, c’è il tema dei trasporti e su questo stiamo approfondendo il meccanismo di ripresa in un territorio molto complesso”. Così il ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola a Tg2 Post. Sulle strutture si è fatto un grande investimento, faccio notare che in molti Paesi Ue è ripresa la scuola in maniera complicata…è una sfida da affrontare”.

DE MICHELI – Nel governo non c’è nessuno scontro. Stiamo discutendo, lo facciamo da maggio per trovare le soluzioni migliori. Sono la mamma di un bambino di 4 anni, quando penso a come arrivare a scuola, penso anche a lui e alle sue maestre”. Ad affermarlo al Tg3 è la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. Per andare a scuola, aggiunge, “le linee guida sugli scuolabus sono già state approvate nel dpcm del 7 agosto. Sopra i 14 anni ci si affida al tpl”.

TOTI – “Ancora una volta l’ennesima riunione con il Governo, a ormai pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, si è conclusa con un nulla di fatto: nessuna decisione sull’uso o meno delle mascherine in aula, né sulle modalità di rientro, così come sul trasporto pubblico locale”. Lo ha scritto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in un post sulla sua pagina Facebook.

“Se si decide – prosegue – di far tornare sempre di più un Paese alla normalità, dopo l’emergenza Covid, soprattutto in previsione delle riaperture delle scuole, bisogna essere in grado anche di assumersi delle responsabilità. Ad esempio, è impensabile far tornare le persone al lavoro e agli impegni scolastici e post scolastici con le regole ventilate in questi giorni dal Governo per il trasporto pubblico locale”.

“Dobbiamo banalmente – conclude Toti – fare i conti con i mezzi che abbiamo a disposizione e, per garantire che tutti possano arrivare a destinazione nei tempi previsti, sul posto di lavoro o a lezione, è indispensabile che non vengano disposte regole che poi alla realtà dei fatti risulterebbero totalmente inapplicabili. Pensare di non far occupare, per esempio, tutti posti a sedere su un autobus è completamente lontano dalla realtà”.

MARSILIO – “Sulla riapertura delle scuole, le Regioni hanno parlato chiaro e detto per l’ennesima volta al Governo che in queste condizioni non è possibile assicurare il servizio, soprattutto quello di trasporto. Non si tratta di pregiudizio di ‘parte’: a farsi portavoce delle criticità sono stati i Presidenti e gli assessori delle Regioni governate dal Pd (Emilia-Romagna, Campania, Toscana, Puglia…), non solo quelli di centrodestra”. Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dopo la riunione tra governo e autonomie locali sulla scuola. “Sul trasporto pubblico e scolastico c’è stato un’ulteriore rinvio a venerdì pomeriggio, con una riunione specifica dopo la Conferenza Unificata che approverà il documento sulla riapertura delle scuole che è stato illustrato oggi – continua – Ma se il Governo non darà al Comitato tecnico-scientifico degli indirizzi precisi (invece di scaricare la responsabilità di rendere decisioni operative alle Regioni, come si è fatto quasi sempre finora), non saremo in grado di assicurare la mobilità per il numero necessario. Sempre ammesso che le ‘rassicurazioni’ fornite oggi da Azzolina e Arcuri sul personale aggiuntivo e sui banchi e le mascherine in distribuzione verranno confermate, nei tempi e nelle quantità, dai fatti”. “Noi continuiamo a collaborare con il governo per rendere possibile l’apertura in sicurezza delle scuole, ma la confusione con cui ci si avvicina al 14 settembre rende sempre più complicato l’obiettivo – osserva Marsilio – Penso che se invece di incaponirsi su una data, che ha ormai il sapore di una ‘bandiera’ politica, il Governo ascoltasse Regioni ed Enti locali, potremmo arrivare all’apertura qualche giorno dopo (come proposto anche da Anci Abruzzo), con una maggiore organizzazione e minori costi di sanificazione dovuti al turno elettorale del 20-21 settembre”. “Durante la riunione, ho sollecitato il ministro Boccia ad affrontare il tema dell’attuazione della Rete Covid: sono ormai settimane che il Ministero le ha approvate, ma siamo fermi e non possiamo fare i lavori per potenziare terapie intensive e pronto soccorso perché i fondi e i poteri sono nella disponibilità del Commissario straordinario – conclude – Rischiamo di perdere altro tempo e di trovarci impreparati di fronte a un’eventuale seconda ondata, mentre abbiamo passato l’estate a discutere di discoteche e di come restare a un metro di distanza dentro un autobus. Boccia, Arcuri e Bonaccini si sono impegnati a convocare una riunione con le Regioni per assumere le decisioni che servono”.

Renzi: “Non morire da sovranisti non vivere da grillini”

“Abbiamo mandato a casa Salvini perché non volevamo morire da sovranisti. Ma adesso non vogliamo vivere da grillini. Italia Viva è la casa di chi non si rassegna al populismo. Ci aiutate a smentire i sondaggi? Chi volesse dare una mano alla nostra campagna elettorale può farlo anche con un piccolo versamento di qualche euro: l’unione fa la forza”. Lo scrive il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella sua Enews.

“Sono in partenza per Castrocaro, dove per tre giorni staremo insieme a 250 ragazze e ragazzi per la seconda edizione della scuola di formazione politica – dice Renzi – Il titolo di quest’anno è ’Meritare l’Europa’. Vorrei dirvi quanto sono emozionato. L’educazione è la vera arma per combattere il populismo. Dobbiamo dire a queste ragazze e ragazzi che conviene studiare, impegnarsi, approfondire: non rimanere mai schiavi della superficialità dei populisti. Discuteremo con tante personalità di geopolitica, comunicazione, spazio, parità di genere, partiti, amministrazioni territoriali, Europa con gli amici di Renew Europe, finanza, economia, cultura, sostenibilità ambientale, nuova generazione, agricoltura, famiglia, riforme, lavoro, scuola, parlamento, covid e vaccino. E di molto altro naturalmente. Ma soprattutto cercheremo il vaccino contro la paura che il sovranismo genera nei cuori delle persone”.

Renzi torna anche sulla riapertura delle scuole. “Finalmente, si sono accorti tutti che riaprire le scuole è la priorità – sottolinea – Quando lo dicevo io, fin dal marzo scorso, mi prendevano in giro. Mi dicevano: sei il solito esagerato, c’è tempo, è presto. Bene. Non accetteremo che adesso qualcuno provi a dire che è tardi. Sono mesi che diciamo che sulla riapertura della scuola ci giochiamo tutto: sulla pelle dei nostri figli non si scherza. Mi auguro che il 14 settembre vada tutto bene, davvero. Intanto, un caro augurio di buon lavoro ai professori che iniziano a fare i test sierologici e si accingono a riprendere la trafila delle riunioni preparatorie”.

Referendum, Calenda: “Voto no, bisogna fermare M5S che sono vera casta”

“Sto vedendo scene raccapriccianti sul referendum. La Lega che prima dice sì e poi no; il Pd e Iv che prima votano no, poi votano sì, poi si attestano sul boh. Il tutto sostenendo che in fondo erano per il sì anche quando votavano per il no’’. In una intervista a ’Repubblica’, Carlo Calenda spiega che voterà contro il referendum sul taglio dei parlamentari perché ’’bisogna fermare i 5 stelle’’ che sono ’’la vera casta’’ ed esclude una sua candidatura come sindaco di Roma alle prossime elezioni (’’Non sono disponibile perchè sto facendo altro’’).

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27 Agosto 2020