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MIGRANTI IN ALBANIA -I l governo tira dritto: “Non esiste un piano B”

La convinzione o meglio la speranza è che il decreto sui Paesi sicuri, approvato ieri dal Cdm per uscire dall’impasse in cui la sentenza del Tribunale di Roma ha fatto precipitare il Memorandum con l’Albania, “funzionerà: non esiste un piano B, non ce n’è alcun bisogno”. Per il governo aver ‘esportato’ la lista dei Paesi sicuri in una norma primaria, inserendo l’elenco in un decreto ad hoc, è sufficiente a rimettere in carreggiata gli hotspot realizzati a Shengjin e Gjader.

Lunedì, nella conferenza stampa post Cdm, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, ‘regista’ della soluzione, non ha escluso nuovi interventi legislativi semmai ce ne fosse bisogno. “Ma non è il caso di mettere il carro davanti ai buoi – dice un autorevole fonte di governo – la misura funzionerà perché è stato messo in chiaro, con una legge dello Stato, a chi spetta decidere quali Paesi sono sicuri e quali non lo sono, il resto sono mere elucubrazioni…”.

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“Il ricorso era necessario – il ragionamento che rimbalza nel governo- anche per puntellare la scelta fatta dal Cdm ed evitare, da qui in avanti, che le mancate convalide diventino seriali. Il governo tira dritto: il messaggio deve essere chiaro a tutti”.Discover

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23 Ottobre 2024

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