Il segretario di stato americano Mike Pompeo è atterrato nella mattinata di ieri sulla pista dell’aeroporto militare di Ciampino per un soggiorno di 4 giorni ricco di appuntamenti. A riceverlo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il nuovo Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in un incontro che costituisce il primo bilaterale di una certa rilevanza tra l’amministrazione Trump, in balia della bufera dovuta al possibile impeachment per l’attuale Presidente degli Stati Uniti, e il governo giallorosso da poco instauratosi. Si tratta dunque sicuramente di un modo per gli States per tastare con mano i nuovi equilibri di forze e l’orientamento generale del nuovo esecutivo in seguito all’uscita di scena della componente leghista. In primis Pompeo approfitterà dell’occasione per ottenere delucidazioni circa questioni delicate come la tipologia dei rapporti che Roma vorrà instaurare con Mosca e con la Cina, vista la contrarietà espressa dagli Usa nei confronti della decisione del nostro paese di prendere parte al progetto della Via della Seta, il quale favorisce i rapporti commerciali con la grande potenza asiatica anche in settori considerati di vitale importanza dal fronte americano. Allo stesso tempo da parte dell’Italia c’è l’interesse a scongiurare il rischio che la possibile imminente ondata di dazi targati Usa verso i prodotti europei, possa arrecare un grave danno al Made in Italy.
“Don’t kill the italian food”, “Mr Pompeo we are friends”, ma anche “A present for Trump”, sono le scritte sui cartelli esibiti dai manifestanti della Coldiretti in occasione dell’arrivo al quirinale del segretario di stato dell’amministrazione Trump. (fonte ANSA) La preoccupazione degli agricoltori italiani, è che i dazi USA potrebbero colpire i prodotti più tipici dell’agroalimentare nostrano le cui esportazioni valgono 4,2 miliardi solo negli Stati Uniti, principale mercato di sbocco oltre oceano.
Un altro punto cruciale che Conte sottoporrà a Pompeo nel corso degli incontri, sarà la richiesta di un maggiore coinvolgimento degli States nella crisi libica. Il tema dell’imigrazione sarà poi centrale nei colloqui in Vaticano, considerate le posizioni spesso contrastanti tra la Santa Sede e l’amministrazione Trump. Prima di tornare in Patria Mike Pompeo ha deciso di ritagliare del tempo per far visita a Caramanico Terme, in Abruzzo, paese da cui emigrarono i suoi bisnonni.