Lo scorso 23 febbraio è stata indetta un’iniziativa per incoraggiare i cittadini italiani al risparmio energetico. Qualche giorno fa, riagganciandosi alla tutela ambientale, c’è stato l’anniversario del Protocollo di Kyoto, un prezioso tentativo per cercare di salvare il pianeta dai cambiamenti climatici che lo stanno distruggendo. “M’illumino di meno”, iniziativa promossa dalla trasmissione radiofonica “Caterpillar”, ha avuto come obiettivo il coinvolgimento della gente a spegnere per un po’ di tempo (dalle 18 alle 20) le luci ed invitarla a camminare. A caratterizzare la giornata è stato lo slogan: “Perché sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo”; parole, queste, che accompagneranno l’intero 2018.
Come far sentire la propria partecipazione? “Con una marcia, una processione, una staffetta, una maratona o una mezza maratona, un ballo in piazza o un pezzo di strada dietro alla banda musicale del paese” riferiscono i conduttori radiofonici.
L’iniziativa ha avuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica. Per dare un segnale ancora più concreto, sono state spente per l’occasione la facciata del Quirinale, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha aderito coinvolgendo le scuole italiane di ogni ordine e grado.
Hanno partecipato anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e l’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Il mondo dello sport ha accolto con entusiasmo “M’illumino di meno” grazie all’interazione di numerose associazioni. Il Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo hanno fatto spegnere le luci di tantissimi monumenti sparsi nel Paese.
Non si era mai vista in Italia una tale partecipazione da parte della gente, spinta ad uscire, a camminare e a risparmiare energia elettrica con singolari trovate e modalità alternative. La risposta ottenuta, più che positiva, dimostra quanto sia importante il coinvolgimento collettivo tramite una capillare informazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della salvaguardia ambientale.