Morte Floyd, decima notte di proteste in Usa
In diverse città degli Stati Uniti si è continuato a protestare, per la decima notte consecutiva, contro l’uccisione di George Floyd e la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani. Le manifestazioni sono state in gran parte pacifiche, mentre in città come Los Angeles e Washington è stato revocato il coprifuoco imposto dopo i disordini delle notti precedenti.
“Siamo fortemente impegnati a proteggere il diritto dei cittadini di Los Angeles a far sentire la propria voce e garantire la sicurezza della nostra comunità”, ha detto il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, annunciando la decisione di revocare il coprifuoco che era in vigore da quattro notti. La notte scorsa i dimostranti hanno continuato a manifestare per le strade della metropoli californiana senza violenze o scontri con la polizia.
Anche a Washington, dove nel weekend si sono avuti violenti disordini e lunedì scorso c’è stato il controverso sgombero dei manifestanti pacifici di fronte alla Casa Bianca, la notte scorsa le manifestazioni sono state pacifiche e non si è registrato nessun arresto.
La sindaca della capitale, Muriel Bowser, ieri nel pomeriggio aveva annunciato la sospensione del coprifuoco. E, in una chiara mossa polemica con Donald Trump, ha chiesto che vengano richiamate al più presto le centinaia di truppe della National Guard che il Pentagono nei giorni scorsi ha fatto arrivare come rinforzi nella capitale. “La prima cosa è che vogliamo le truppe che non sono dello stato fuori da Washington”, ha affermato durante una conferenza stampa.
Altre manifestazioni pacifiche si sono tenute ad Atlanta e Minneapolis, dove ieri sera si è svolta la prima cerimonia funebre per Floyd. A New York, dove è stato mantenuto il coprifuoco che è scattato alle otto di sera, la polizia ha arrestato qualche manifestante rimasto in strada dopo l’entrata in vigore della misura. E si è registrato anche qualche scontro tra dimostranti e polizia a Brooklyn, ma non di grande entità.
Sanchez a Ue: “Riaprire frontiere al più presto”
“Il sollevamento delle restrizioni alle frontiere nell’Ue deve avvenire in maniera coordinata, sulla base di criteri comuni e trasparenti”. Lo ha scritto su Twitter il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, aggiungendo di aver inviato assieme al presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte “una lettera alla Commissione Europea perché la transizione alla nuova Normalità in Europa sia sicura”.
Nella missiva (Leggi)il premier spagnolo e quello italiano, chiedono che vengano al più presto eliminati i controlli alle frontiere tra i Paesi Ue. “È il momento di riattivare le nostre economie e recuperare la normalità anche se, per un po’ di tempo, rimarrà diversa da quella che conosciamo”, si sottolinea nella lettera.
Caso Maddie, sospetto legame con caso precedente
I procuratori tedeschi in Sassonia-Anhalt stanno indagando sull’esistenza di un possibile legame tra il caso McCann e quello di una bambina tedesca scomparsa cinque anni fa. La bambina, Inga, aveva cinque anni quando è scomparsa senza lasciare traccia mentre era in viaggio con la famiglia nei pressi della città di Stendal, il 2 maggio 2015. Le indagini sono in una fase iniziale e le autorità vogliono verificare ogni possibile indicazione di un legame tra i due casi, è stato precisato.
Quanto al caso McCann “al momento non ci sono elementi sufficienti per giustificare un mandato di cattura o un atto di incriminazione”, ha dichiarato Hans Christian Wolters, della procura di Braunschweig, che guida l’inchiesta su Christian B. l’uomo sospettato dagli inquirenti tedeschi di aver ucciso la piccola Maddie, scomparsa nel 2007 mentre si trovava in vacanza con i genitori a Playa de Luz, nella regione portoghese dell’Algarve.
Ucciso Abdelmalek Droukdal, capo di Al Qaeda nel Maghreb Islamico
Il capo di Al Qaeda nel Maghreb islamico, Abdelmalek Droukdal, è stato ucciso in Mali. Ad annunciarlo è il ministero della Difesa francese secondo quanto riferisce il canale all news francese ’France 24’.
Il 3 giugno, sottolinea il ministro della Difesa francese, Florence Parly, “le forze armate francesi, con il sostegno dei loro partner, hanno neutralizzato il capo di Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi), Abdelmalek Droukdal e alcuni dei suoi più vicini collaboratori, durante un’operazione nel nord del Mali”. Droukdal, aggiunge, “membro del comitato direttivo di Al Qaeda, era al commendo dell’insieme dei gruppi in Africa del Nord e nell’area del Sahel, di cui Jnim, uno dei principali gruppi terroristi attivi in Sahel”. Le operazioni contro lo Stato islamico nel Grande Sahara, aggiunge Parly in un tweet, “l’altra grande minaccia terroristica nell’area proseguono. Il 19 maggio scorso le forze francesi hanno catturato Mohamed el Mrabat, un veterano del djihad in Sahel e uno dei responsabili più importanti dello Stato Islamico nel Grande Sahara”.
Libia, “106 cadaveri trovati in ospedale, uccisi da milizie Haftar”
Le forze sotto il comando del governo di accordo nazionale libico (Gna) hanno trovato 106 cadaveri nell’obitorio dell’ospedale di Tarhuna, città strategica a circa 90 km a sud di Tripoli strappata oggi al controllo degli uomini del generale Khalifa Haftar. Lo denunciano alcuni media pro-Gna come ’Libya Observer’, precisando che si tratta di persone uccise di recente dalle “milizie” di Haftar. Tra i cadaveri ci sarebbero quelli di donne e bambini.