L’azzurro trionfa sul cielo di Udine per il terzo scudetto conquistato dal Napoli, con cinque giornate d’anticipo proprio come Torino, Fiorentina, Inter e Juventus. Uno scudetto tanto meritato quanto atteso. L’ultimo, infatti, risale al 29 aprile 1990. Era il Napoli di ‘Sua Maestà’ Maradona, capace di silurare anche il Milan delle meraviglie di Arrigo Sacchi, squadra che in quegli anni incantava non solo in Italia, ma anche in Europa.
Ci son voluti, dunque, ben trentatré anni prima di tornare sul trono d’Italia. E il Napoli lo ha fatto come meglio non poteva, divorando il campionato con un gioco spettacolare e propositivo e meritando applausi a scena aperta anche in ambito europeo. Un cammino importante confortato anche dai numeri: 80 punti in 33 giornate; 25 vittorie, 5 pareggi e 3 sole sconfitte; 69 reti realizzate, appena 23 incassate e soprattutto 16 lunghezze di vantaggio sulla seconda. Numeri che la dicono lunga sullo straordinario percorso del Napoli. Uno scudetto che, in realtà, i partenopei avrebbero potuto conquistare già nel turno precedente – e sarebbe stato record assoluto nella storia della Serie A – se Dia non avesse inventato, al minuto 84’, una prodezza balistica di rara qualità che di fatto regalava il pareggio alla Salernitana costringendo i tifosi napoletani a rinviare la festa.
Una corsa terminata, tuttavia, nel posticipo di ieri al ‘Dacia Arena’ di Udine: Osimhen, infatti, realizza nella ripresa il gol del pareggio che vale lo scudetto. È la trentatreesima giornata del campionato di Serie A. Sugli spalti spicca l’azzurro delle bandiere napoletane, mentre Napoli impazza di gioia.
Un tricolore voluto e cercato, ma impossibile da pronosticare ad inizio stagione, soprattutto dopo il mercato estivo del Napoli ritenuto insufficiente da quasi tutti gli addetti ai lavori. Proprio per questo ancora più bello.
Uno scudetto che porta la firma di Luciano Spalletti (in lacrime al termine della gara), del suo staff e del suo straordinario gruppo di calciatori, del Presidente De Laurentiis e di Cristiano Giuntoli capace di ricostruire ancora una volta la squadra con idee e qualità, garantendo allo stesso tempo efficacia ed economicità di gestione.
Ma è anche la vittoria di una tifoseria e di una città che aspettava da tempo questo momento.
(Foto da adnkronos.com – Afp e Fotogramma – si ringrazia)