Si chiamerà Rivoluzione Cristiana il movimento che rappresenterà l’anima cristiana della democrazia. Fondato da Gianfranco Rotondi, eletto all’unanimità come presidente del movimento da una assemblea costituente riunitasi il 27 e 28 giugno all’Hotel Parco Tirreno di Roma, la “Rivoluzione Cristiana” è affidata alle parole di tre figure che il Movimento assume come riferimento: don Mazzolari, Benedetto Croce e Fiorentino Sullo. L’incontro si è aperto con l’inno nazionale ed un lungo applauso per il presidente Mattarella, a cui ha fatto seguito il discorso di apertura di Gianfranco Rotondi, “Rinunziamo a nomi e simboli più o meno gloriosi che appartengono ad altre epoche. La scommessa è scuotere l`albero di un laicato cattolico che riprenda a camminare nel tempo della rivoluzione di Papa Francesco”, ha esordito e ha proseguito spiegando le ragioni della nascita del movimento.
Far rinascere l’area cattolica per coprire un vuoto politico lasciato dai partiti che in questo momento latitano nel dare risposte concrete ai cittadini contribuendo a diffondere il messaggio di Papa Francesco: questa la mission di Rivoluzione Cristiana che affida poi alle parole delle tre figure di riferimento del movimento il suo messaggio centrale:
“Noi siamo la novità, anche se portiamo sulle spalle duemila anni di Storia. Il Vangelo è la novità”, Don Primo Mazzolari;
“Il Cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuta. La rivoluzione cristiana rappresenta un evento unico nella storia dell’umanità che per merito di essa non può non dirsi Cristiana”, Benedetto Croce;
“L’anima cristiana della Democrazia cristiana ne fa una politica spontaneamente rivoluzionaria”, Fiorentino Sullo.
