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Nato sotto il segno della Donna

Come si evince dai suoi lunghi capelli neri, Gio Manzoni è di origine boliviana ma è cresciuto e vive tra Bergamo e Milano, dove esercita la sua arte figurativa.

L’approccio con la sua produzione artistica è estremamente potente perché ci trasporta indietro nel tempo, nel momento stesso in cui Gio è venuto al mondo.

Chi è Giovanni Manzoni Piazzalunga? Qual è il “grembo” che ha dato i natali all’uomo, prima che all’artista?

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Gio Manzoni – photo by Paolo Ferraina

“Il mio vero grembo è piuttosto atipico – dichiara l’artista – perché la mia gestazione va oltre i classici nove mesi. So solo che sono stato trovato sotto un monumento, una scultura boliviana chiamata La Coronilla, dedicato alle madri combattive boliviane. Si tratta di un omaggio al movimento di indipendenza femminile – in una società totalmente maschilista – dove un gruppo di donne, capeggiato da un’anziana non vedente, decise di prendere parte a una delle battaglie più sanguinose della storia della Bolivia. Ecco, è sotto questa scultura che io sono stato ritrovato”.

Un inizio simbolico, quellO di Gio Manzoni, nato sotto il segno della DONNA, che sarà la sua musa e il suo tormento una volta divenuto adulto.

Nel sangue dell’artista scorre ancora quello stesso anelito combattivo di cui La Coronilla è il simbolo: anche se non imbraccia le armi, Gio è consapevole che “ci sono tanta battaglie invisibili da affrontare al giorno d’oggi, inclusa quella di un crescente razzismo”.

La Bolivia, meravigliosa e magica terra dell’America meridionale, è un’esplosione di colori, di profumi, di calore: in che misura Gio Manzoni è riuscito ad assimilare tutto ciò e ad elaborarlo fino a dargli un volto nelle sue opere?

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“Diana” 6×3 m – dettaglio di un quadro di 12×3 m esposto alla Fondazione Mudima e Berlucchi, 2011 – tecnica mista con caffè e smalti by Gio Manzoni

“Fino al 2018 sono rimasto abbastanza monotematico, rimanendo fedele al colore naturale del caffè. In seguito, l’incontro con una restauratrice mi ha aperto nuovi orizzonti ed ho scoperto che potevo creare un’ampia gamma di colori utilizzando solo ed esclusivamente elementi naturali quali lo zafferano e il geranio, per citarne alcuni”.

Per Gio Manzoni è estremamente importante questa ricerca del colore naturale: egli non ama la chimica pittorica perché ha la sensazione che raffreddi lo spirito del quadro, pur tuttavia riconoscendo che ha il pregio di conservare a lungo l’opera.

I colori naturali, al contrario, sbiadiscono più facilmente, sono meno conservativi, tranne forse il caffè che rimane fedele a se stesso anche nel corso degli anni. “Ma è bello così – afferma l’artista – perché è un po’ il simbolo di ciò che siamo noi: la resistenza del colore nel corso del tempo è l’immagine della resistenza dell’essere umano alle intemperie della vita”.

La natura è generosa con l’uomo, offrendogli a piene mani tutto ciò che gli occorre per essere felice sia come persona che come artista. La sua bellezza è fonte di ispirazione mentre le piante, i fiori, i pollini, le terre sono la tavolozza naturale che troverà, tra le mani sapienti del creativo, nuova vita e forma espressiva sulla tela.

Abbiamo visto come Gio Manzoni sia nato “simbolicamente“ ai piedi di una Donna, di una scultura che le rappresenta tutte ed in effetti l’artista ha come suo soggetto di predilezione proprio la donna.

Chi sono oggi le donne per Gio Manzoni?

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“Lei” – tecnica mista su legno 100×70 cm by Gio Manzoni

“Sono rimasto affascinato dal 500 michelangiolesco ma il grande Maestro, per dipingere le donne, utilizzava dei modelli uomini. Così mi sono chiesto: cosa farebbe oggi Michelangelo con un pezzettino di libertà in più? Sicuramente riprodurrebbe le donne con modelle donne. Il mio obiettivo è quindi quello di recuperare la bellezza anatomica che Michelangelo riversava sui corpi maschili e trasporlo sui corpi femminili.

C’è anche da dire che l’architettura del corpo umano maschile è più complessa, permette molti più giochi, mentre quella del corpo umano femminile è più sensuale, più curvilinea ed è molto più difficile da rendere, come lo sarebbe rendere la morbidezza delle guance di un bambino. Questa, ad esempio, è stata la mia sfida con le incisioni perché non è assolutamente evidente riuscire a ricreare la percezione, in figura, di un senso tattile”.

Ad ogni modo per Gio Manzoni le donne sono un affascinante oggetto di studio ed anche un’incognita, ma nel senso buono del termine.

Figlio di due mondi lontani ma che si fanno carne e sangue dentro di lui, chi è oggi Gio Manzoni?

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Gio Manzoni Piazzalunga

L’artista non vuole dare una definizione di se stesso, lascia che lo facciano coloro che sanno far parlare la penna. Di sé semplicemente dice: “Sono un bambino che ha la fortuna di avere degli affezionati che comprano i suoi scarabocchi”. Questo è quanto, perché non ama prendersi troppo sul serio. Chi lo fa sono sicuramente i suoi estimatori, e non sono pochi.

Gio Manzoni è ancora boliviano o solo italiano?

“È una bella domanda. Nonostante sulla mia carta d’identità ci sia scritto che sono cittadino italiano, con tanto di cognome italiano, ancora oggi, guardandomi in faccia, c’è chi mi chiede il permesso di soggiorno. Finché accadranno queste cose non potrò dire di essere italiano: sentirò di esserlo quando non ci saranno più queste differenze”.

Cosa determina, dunque, l’identità di una persona? Ciò che c’è scritto su un documento, il colore della pelle e i tratti somatici o la nostra essenza di esseri umani?

Ad ogni modo, oggi come oggi, Gio Manzoni è un uomo, un pittore, un cittadino del mondo e, come ama definirsi, un bambino che fa scarabocchi.

L’intervista che segue è stata realizzata da “Tavoli HeArt” per la Social TV della storica Libreria Bocca di Milano, all’interno della splendida cornice di Galleria Vittorio Emanuele II.

La Libreria Bocca dal 1775 è locale Storico d’Italia con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

International Web Post – nella persona del suo fondatore e direttore Attilio Miani – si fa portavoce di questa realtà, dando voce ad una realtà editoriale che è parte del nostro patrimonio culturale. #socialtvlbocca

Dove trovare Gio Manzoni:

http://www.manzoni.cc

https://www.facebook.com/profile.php?id=1422319631

https://www.instagram.com/giomanzoniart/

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Data:

16 Marzo 2021