Ecco gli altri superstiti: James Emsilie, 35 anni con la moglie Charlotte Golunski, anche lei di 35 anni, e la piccola Sophia di un anno, Sasha Murray, 29 anni, irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, francese di 22 anni; James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, il comandante della nave; Ayla Ronald, 36 anni, di nazionalità inglese così come Matthew Fletcher, 41 anni; Koopmans Tus, 33 anni, olandese; Leo Eppel, nato in Sud Africa di 20 anni e Parker Eaton, inglese di 56 anni. A loro si aggiungono le due hostess di bordo dello yacht Leah Randall, 20 anni, nata in Sud Africa e Katja Chicken, 22 anni, tedesca. L’imbarcazione britannica si trova adesso sul fondale appoggiata sul fianco destro. In questi giorni i sommozzatori che continuano a scendere in profondità, sono 27 in tutto solo quelli dei Vigili del fuoco, hanno potuto ispezionare lo scafo anche dall’esterno. E quello che emerge è che è quasi intatto, quindi non avrebbe sbattuto contro scogli o altri ostacoli. Intanto continuano le ricerche della 18enne Hannah Lynch, la figlia minore del magnate. “Le operazioni di ricerca sono estremamente difficili”, continua a dire chi ha raggiunto lo scafo. “Operano a 50 metri di profondità e possono stare non più di 12 minuti ciascuno”. Viene ribadito più volte che in questi giorni “ci sono le migliori professionalità sul posto, dalla Guardia costiera ai Vigili del fuoco”. Sono sei le stanze e i sommozzatori hanno raggiunto tutte le camere. “Si sta cercando la ragazza che potrebbe essere intrappolata in una camera e coperta da suppellettili e da materassi galleggianti”, dicono. Anche se non è escluso che la ragazza potrebbe essere stata sbattuta fuori dalla nave durante il naufragio. Al momento sono solo ipotesi.
Come resta ancora in piedi l’ipotesi dell’errore umano, in particolare del portellone lasciato aperto dall’equipaggio. L’ipotesi è quella che un boccaporto del ponte superiore sia stato lasciato aperto, con la deriva mobile in posizione alzata, l’errato posizionamento dell’imbarcazione e un ritardo nell’attivazione del sistema automatico che sigilla la nave in caso di pericolo. La magistratura sta lavorando in silenzio. Quello che emerge è che fino ad ora non sono stati emessi avvisi di garanzia, anche se fino ad oggi non risultano indagati, ma la situazione potrebbe cambiare già nelle prossime ore e secondo indiscrezioni il primo nella lista dovrebbe essere il capitano della barca. Nei prossimi giorni il Procuratore capo Ambrogio Cartosio dovrebbe fare una conferenza stampa. (dall’inviata Elvira Terranova) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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