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Navigare su Internet migliora la memoria e previene il declino cognitivo

Contrordine. Internet fa bene alla salute, almeno quella di una certa categoria di persone, come adulti e anziani che, navigando in Rete, sembra traggano beneficio nell’utilizzare in maniera efficace la propria memoria. Non tutti i mali, dunque, vengono per nuocere. La così tanto bistrattata e criticata rete porta benefici, miglioramenti cognitivi e addirittura previene la demenza ai nostri nonni e ai parenti più avanti con gli anni.

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La notizia viene dall’autorevole The Journals of Gerontology che ha pubblicato una ricerca in base alla quale il mondo digitale e la cultura che ne deriva aumenta le capacità cognitive del cervello, ritardandone il declino dovuto all’avanzare degli anni. I responsabili di questo studio, in cui sono stati coinvolti oltre 6mila soggetti con un’età compresa tra i 50 e gli 89 anni, hanno affermato che le nazioni che si impegneranno nei prossimi anni a incentivare la cultura digitale nei loro Paesi, si possono ritenere tranquille nel riceverne benefici in termini di abbassamento degli indici di demenza all’interno della popolazione più anziana.

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È curioso come questi ipotetici benefici della rete avvantaggerebbero coloro i quali hanno un’alfabetizzazione digitale minore rispetto agli adolescenti, considerati a giusta ragione come dei nativi digitali. Collegarsi a internet, compiere ricerche, eseguire semplici azioni digitali, porterebbe dunque benèfici vantaggi per la memoria in virtù della natura intrinseca che questo tipo di azioni richiede. La Rete si offre come strumento di esercizio cognitivo e intellettivo in grado di mantenerci giovani o, perlomeno, allenati mentalmente.

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Fare ricerche su internet può essere paragonato alle vecchie, e molto più faticose, attività di studio che una volta venivano svolte all’interno delle biblioteche, ieri luoghi di scienza e saggezza, affollati da gente di ogni età affamata di sapere, oggi spazi sempre più vuoti e affidati a metodi di ricerca digitalizzati. I nonni su Internet non solo traggono beneficio per la loro salute, ma la rete dà loro la sensazione di sentirsi meno soli in un mondo ultra connesso e con sempre meno tempo da dedicare agli altri. La vecchiaia non rappresenta una fase calante della propria esistenza, ma diviene un’esperienza ricca di nuove possibilità, una dote che una persona anziana possiede e che forse ignora per i troppi condizionamenti a cui spesso è sottoposta.

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Lo stereotipo del pensionato seduto in un parco a leggere il giornale o a dare da mangiare ai piccioni sembra, alla luce degli studi di cui sopra, un’iconografia ormai desueta e sbagliata. Gli anziani sono, come ogni essere umano, curiosi e soprattutto molto attenti ai progressi della tecnologia, desiderosi di imparare, magari proprio dai loro nipoti già in possesso di un ricco bagaglio cultural-tecnologico, l’arte di comunicare attraverso un pc. Ben venga dunque il connubio internet-anziani, se ciò vuol dire benefici in termini di salute e di benessere interiore. Fatti non foste a vivere come bruti, ma a seguir… una conoscenza virtuale.

Data:

27 Agosto 2014