Nel mondo superati i 90 milioni di casi
I casi di coronavirus hanno superato quota 90 milioni. E’ quanto emerge dai dati aggiornati del Center for Systems Science and Engineering della Johns Hopkins University.
In Italia 18.627 contagi e 361 morti
Sono 18.627 i contagi di coronavirus in Italia resi noti secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicati sul sito del ministero della Salute. Sono stati registrati altri 361 morti che portano il totale a 78.755 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid 19. Nelle ultime ore sono stati eseguiti ulteriori 139.758 tamponi, il tasso di positività è al 13,3%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2.615, con un incremento di 22 unità.
I dati delle regioni:
PUGLIA – Sono 1.162 i nuovi casi di coronavirus in Puglia e si registrano altri 24 decessi.
CAMPANIA – I nuovi casi di coronavirus in Campania sono 1.253 e si registrano altri 13 morti.
LOMBARDIA – Sono 3.267 i contagi di coronavirus in Lombardia e sono stati registrati altri 59 morti che portano il totale a 25.787 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid 19.
EMILIA ROMAGNA – Sono 2.193 i contagi da coronavirus resi noti oggi in Emilia Romagna e sono stati segnalati altri 58 morti.
VENETO – Sono 2.167 i contagi di coronavirus in Veneto e sono stati registrati altri 44 morti che portano il totale a 7.389 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid 19.
MARCHE – Sono 687 i nuovi contagi da coronavirus nelle Marche secondo i dati diffusi dal Servizio Sanità della Regione Marche.
TOSCANA – I nuovi casi positivi registrati in Toscana sono 472. I decessi sono 15.
VALLE D’AOSTA – In Valle d’Aosta si sono registrati 19 nuovi casi di persone positive al covid. Il numero dei morti è di 339, uno in più rispetto a ieri.
LAZIO – Sono 1.746 i nuovi casi di coronavirus nel Lazio e si registrano altri 17 decessi.
PIEMONTE – Sono 813 i nuovi casi di coronavirus in Piemonte e si registrano altri 11 decessi.
SARDEGNA – Sono 301 i nuovi casi di coronavirus in Sardegna, secondo i dati diffusi nel bollettino di oggi. Si registrano altri 11 decessi.
Covid, Arcuri: “Tutti italiani vaccinati entro autunno”
“Noi riusciremo a vaccinare tutti gli italiani che lo vorranno entro il prossimo autunno”. Lo ha sottolineato Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza coronavirus intervenendo a ’Mezz’ora in più su Rai3. “Abbiamo avuto nel pieno della seconda ondata l’indice Rt che è arrivato vicino a 2, sono state introdotte misure di contenimento e si è abbassato fino ad arrivare sotto l’1. Nelle ultime settimane questo indice è ricominciato a salire. È sopra 1, lontano da quello di qualche tempo fa ma diverso anche da 0,8”.
“La vicenda è molto semplice, abbiamo capito tutti che la moltiplicazione dei contagi si evita con le misure che oramai fanno parte del nostro patrimonio cognitivo, distanziamento, assenza di assembramenti, protezione con le mascherine, igiene delle mani e delle altre parti sensibili del corpo. Nessuno può immaginare che queste misure non debbano continuare ad essere adottate”, ha spiegato.
“La differenza rispetto al passato è che ora ci sono i vaccini, ma anche qui bisogna essere chiari: noi riusciremo a vaccinare tutti gli italiani che lo vorranno entro il prossimo autunno, fino a quel giorno dobbiamo pattinare in un equilibrio tra i contagi e i vaccini. Se noi pensiamo oggi che con 600mila vaccini fatti, l’1% della popolazione italiana, sebbene siamo quelli che ne hanno fatti di più in Europa, la pandemia è finita vuol dire che non abbiamo fatto tesoro di quello che è successo in questo anno e non ci accorgiamo di quello che succede al di fuori dei nostri confini. L’epidemia non è fuori controllo, ha ripreso la sua recrudescenza nel Regno Unito, in Francia, in Spagna e anche in Germania”, ha detto ancora.
In Italia “è successo quello che era successo anche nel passato: le opinioni devono lasciare il campo ai numeri. Rispetto ai vaccini noi abbiamo realizzato un piano di distribuzione evidentemente efficace, abbiamo richiesto e ottenuto una piena collaborazione da parte delle regioni e siamo semplicemente il paese leader in Europa con più dosi inoculate”.
“La bella notizia è la passione di tutte le amministrazioni dopo un inizio asimmetrico da parte delle regioni: il Lazio era ed è tra le regioni in testa alla classifica, e una regione come la Lombardia che stentava a mettersi in moto ora sta vaccinando al ritmo delle altre. C’è questa passione e collaborazione perché fino alla fine del 2020 tutti noi guardavamo un numero o due, i contagiati e i deceduti, ora ne guardiamo tre, anche il numero dei vaccinati, prima c’era il buio – sottolinea Arcuri – ora si inizia a vedere anche un po’ di luce”.