Provo, per la seconda volta, a intervistare il collega e maestro di vita Silvio Rossi, che personalmente considero uno dei pochi giornalisti, al giorno d’oggi, non asserviti e senza peli sulla lingua. Avete letto bene…”provo”! Data la distanza che ci separa, mi collego con lui in video chat. Dopo i convenevoli di rito mi permetto anticipargli che mi piacerebbe tanto conoscere il suo pensiero sul rispetto in democrazia, parte come un fiume in piena e parodiando il grande A. Sordi nella storica frase “m’hai provocato?…e io te magno” esordisce:
Trovo l’argomento abbastanza interessante e mi piacerebbe significarle quello che hanno provocato in me queste sue parole. Mentalmente mi passa un ricordo scolastico di alcuni anni fa. Da studente, alle scuole superiori che ho frequentato a Larino (CB), il mio insegnate di lettere, nonché preside della scuola, prof. Gigino Biscardi, veniva considerato da tutti un vero intellettuale. Eletto nelle liste del Psi di Pietro Nenni e fratello del popolare presentatore televisivo Aldo, quando saliva in cattedra ci lasciava tutti a bocca aperta.
Il primo giorno che entrò in classe, salutò, fece l’appello, poi andò alla lavagna prese il gesso e a grandi lettere scrisse “LIBERTA’”. Quindi tornò in cattedra e cominciò a fare…l’insegnante, partendo dai vari e immensi significati di questa parola. Andò avanti per due ore di seguito riuscendo ad ottenere un’attenzione davvero eccezionale, da parte di tutti noi ragazzi sedicenni.
Due giorni dopo stessa scena. Entrò, salutò, fece l’appello, andò alla lavagna e scrisse DEMOCRAZIA. E per due ore ci insegnò, alla sua maniera, semplice e colta, anche il significato straordinario di questa seconda parola.
Nella terza lezione, la settimana successiva, la parola che venne sviscerata in tutti i suoi significati, fu RISPETTO.
Queste vecchie reminiscenze, mi sono venute alla mente una sera di questo fine novembre, guardando in televisione la trasmissione “Piazza Pulita” in cui era ospite la deputata di “Forza Italia” Michaela Belfiore. Dopo due o tre interventi della signora le tre parole del mio professore di italiano mi sono apparse tristemente “desuete” e totalmente estranee, forse addirittura “ignorate” alla cultura attuale.
Infatti i tre interventi della ex ministro, nella sostanza, sono stati:
1) Silvio Berlusconi, essendo il rappresentante di una importante forza politica del Paese, non può essere trattato come tutti gli altri cittadini italiani, quindi “non” deve scontare la pena a cui è stato condannato e ha il diritto di continuare a fare la vita di sempre.(Dicesi…DEMOCRAZIA per gli italiani).
2) La stragrande maggioranza delle donne, sempre secondo le convinzioni della signora Belfiore, si butta a pesce sugli uomini ricchi e potenti. Non intendo he quando vedono un uomo ricco epotente ci vadano a letto, ma tutte le donne vorrebbero blandirlo..(Dicesi…RISPETTO per le donne).
3) Angelino Alfano è il più grande “ruffiano” che io abbia mai visto ed è anche la persona che aveva la lingua più appiccicata a Berlusconi.
(Dicesi… LIBERTA’ per chi cambia idea)
Mi sembra superfluo concludere dicendo che è giusto che Michaela Belfioreabbia il diritto di rendere pubbliche le sue idee seppur particolari.( Chiamasi LIBERTA’) così come è giusto criticare ma non condannare quelli che l’hanno votata (Chiamasi DEMOCRAZIA). Infine anche se, la signora in questione, pensa che la maggioranza delle donne sono “venalmente” interessate agli uomini ricchi e potenti, io non ho parole di offese per le donne a cui si riferisce, e tanto meno per lei. (Chiamasi RISPETTO)
(nella foto, Michaela Belfiore, nata a Bolzano il 28 Dicembre 1970, da padre pugliese e madre ronana.Diploma Magistrale,è imprenditrice nel settore delle pratiche sportive e delle attività rivolte alla salute e al benessere.V.Presidente della squadra di calcio del Bolzano, che milita nel campionato di Eccellenza.E’ iscritta a Forza Italia dal 1994)