Non si tratta di numeri o di semplici statistiche lanciate su un rotocalco. L’essenzialità dell’inclusione passa attraverso la conoscenza e la consapevolezza. La Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) si pone un obiettivo centrale: non lasciare nessuno indietro. Tale evento è stato indetto dalle Nazioni Unite nel 2007 per aiutare le famiglie a non sentirsi sole dinanzi alle difficoltà.
Tra gli svariati temi trattati in questi anni, l’Onu ha deciso di concentrarsi sull’educazione inclusiva. Infatti, per arrivare ad uno sviluppo sostenibile, l’educazione deve essere omogenea e non discriminatoria. Spesso coloro che sono affetti da disturbi dello spettro autistico rischiano di essere percepiti quasi come un peso dalla società, e quindi di restarne isolati. Vengono bollati come “diversi” e per questo relegati ai margini. Le Nazioni Unite intendono pertanto incentivare l’opinione pubblica ad affrontare queste tematiche, promuovendo la conoscenza e l’apprezzamento dell’unicità di ciascun individuo, che va a riverberarsi anche sul piano dei diritti.
Oltre ogni considerazione personale, i dati ci vengono in soccorso per fornirci un chiaro quadro della situazione. Secondo l’Osservatorio Nazionale per i disturbi dello spettro autistico, si stima che in Italia 1 bambino su 77 (tra i 7 e 9 anni), presenti un disturbo dello spettro autistico. Il focus evidenzia anche che i bambini sono 4,4 volte più colpiti delle bambine. Dati importanti, che dovrebbero fornire ulteriore impulso all’impegno per debellare ogni disuguaglianza.
Pertanto, ogni iniziativa volta alla promozione e alla visibilità di questi disturbi e di coloro che ne sono affetti può essere di grande aiuto. Certamente, la concretezza di tale attenzione non deve manifestarsi solo in prossimità di un evento, bensì tutti in giorni. L’Italia, come il resto del mondo, si colorerà di blu: Palazzo Chigi aderisce all’iniziativa illuminandosi con i colori dell’evento come tutti i monumenti mondiali. Un bel gesto che lascia intravedere notevoli miglioramenti verso una più adeguata convivenza con questi disturbi. L’importanza di non lasciare nessuno indietro passa attraverso la vita di tutti i giorni, dove la cruda realtà ci potrà rendere consapevoli delle enormi difficoltà che sono costretti ad affrontare questi pazienti.
