Traduci

NOCERA UMBRA: CITTA’ DELLE ACQUE E DEL RESPIRO”- Ma anche dei ‘telai’

Il nome Nocera è di origine umbra e deriva da Noukria, che significa nuova costruzione. Il territorio si sviluppò prevalentemente in età romana perché si trovava sulla direttrice che collegava Roma con Rimini.

Nel 570 d.C. l’incursione dei Longobardi, provocò una fusione tra questo popolo e la gente del luogo, come certifica il ritrovamento di una importante necropoli longobarda intorno alla fine del 1800.

Fortemente radicata nel territorio è la devozione a S. Francesco. Egli durante la sua vita, fu assiduo frequentatore delle numerose sorgenti con proprietà curative di cui la regione di Nocera era ed è ricca.

Tra le numerose attrazioni della cittadina, esiste il bellissimo

Monastero di S. Giovanni Battista, in cima alla città.

Un tempo era abitato dalle monache di clausura, oggi adibito a mostra permanente di prodotti ed arnesi atti alla realizzazione di manufatti tessili.  Qui si entra in un mondo affascinante, evocativo di mille fantasie, storie, fiabe, leggende, realtà contadine e tanto altro ancora l’immaginazione può percorrere. Si ammirano i manufatti locali realizzati un tempo con gli antichi telai, oggi rarissimi, straordinari attrezzi in grado di produrre oggetti di ineffabile bellezza.

Tutte le attività inerenti alla storia del tessile sono curato dall’Associazione “Il Telaio Umbro” che si impegna con passione e dedizione, a tramandare il sapere legato all’arte della tessitura, ormai quasi perduto. Una volta esso veniva tramandato di generazione in generazione e rappresentava una importante risorsa economica di quei luoghi. Ogni casa possedeva un telaio per fabbricare tessuti in canapa o in lino, considerati un bene molto prezioso e importantissimo per le famiglie. Le spose erano solite portare in dote il corredo fatto a mano dalle mamme e dalle nonne.

Dal canto loro le suore, nei conventi, servivano le famiglie più facoltose e, su commissione, realizzavano per loro manufatti finemente e riccamente ricamati.

Nel monastero sono presenti due magnifici, grandi telai: uno risale alla fine del 1700, l’altro al 1870. Entrambi sono stati restaurati e resi perfettamente funzionanti.

Oltre ad essi, sono esposti tessuti di notevole pregio, espressione di quest’arte straordinaria di cui Nocera Umbra è da sempre uno dei centri della regione più prestigiosi e storicamente più significativi.

Per promuovere, sostenere e divulgare al massimo questa tradizione, l’Associazione “Il telaio umbro” organizza anche eventi, corsi ed iniziative volti a coinvolgere l’interesse di più persone possibili, particolarmente delle nuove generazioni, alle quali è affidato il compito di tramandare a loro volta questa arte, in modo che possa sopravvivere ai tempi di oggi, così apparentemente poco permeabili allo studio e alla paziente costruzione delle abilità manuali superiori.

Immergersi in questi ambienti fa riflettere, è come se, in fondo, si entrasse in un film d’epoca.

Osservando la società di adesso, apparentemente tanto evoluta e tecnologizzata, sembra impossibile che siano esistite queste persone, capaci di creare tali opere artigianali.

Ma davvero ci stiamo evolvendo? O stiamo precipitando in un baratro in cui le macchine faranno di noi, ormai inetti, ciò che vorranno? Di noi che stiamo perdendo la conoscenza e la padronanza del corpo, ma soprattutto, delle mani. Stiamo perdendo l’intelligenza perfetta, meravigliosa che la vita ha messo in una mano umana!

Questo mi turba, profondamente…Cosa abbiamo guadagnato con quello che chiamiamo progresso?

                                                                          

Autore:

Data:

19 Agosto 2024

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *