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Non accettare l’amicizia da uno sconosciuto.

Un mondo digitale dove tutti, compresi i più giovani, possano imparare e divertirsi senza correre rischi di nessun tipo. È questo l’augurio che sta alla base della dodicesima edizione del Safer Internet Day tenutosi qualche settimana fa e svoltosi in tutto il mondo, Italia compresa, con una serie di iniziative in scuole e istituti di formazione. Secondo i dati e le ricerche fonite dal sito skuola.net, quasi la totalità dei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 19 anni possiede uno smartphone con annessa connessione alla Rete e uno su due usa regolarmente i social network a scuola.

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Tra le paure dei giovani nel navigare in Rete, emerge che ciò che i giovani temono maggiormente nell’uso dei social è il cyber bullismo, ovvero la paura di essere discriminati per il loro aspetto o per il loro modo di pensare. A conferma di questi timori, le denunce della Polizia Postale per i casi appunto di cyber bullismo nel 2014, sono arrivati a 345 casi con ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni tra le vittime più numerose. Di fronte alle paure dei ragazzi non solo i genitori non sanno cosa fanno i loro figli quando sono connessi, ma anche gli insegnanti non parlano di social agli studenti.

cms_1873/Rita-Coccia-e-la-platea-.jpgEmerge dunque la necessità di affrontare nelle scuole più spesso l’argomento Internet in classe, focalizzando magari l’attenzione sui social, fonte di preoccupazione per gli stessi ragazzi a causa dei potenziali pericoli che da queste piattaforme possono arrivare. E se genitori e insegnanti appaiono colpevolmente assenti nel vigilare i loro figli sull’uso dei nuovi media. Google insieme a intel Security e Sophos, pubblica alcuni consigli per la sicurezza online, una lista di buone pratiche che va dall’attivazione del Controllo di Sicurezza, il consiglio di parlarne in famiglia e usare insieme ai figli la tecnologia, proteggere le password, utilizzare le impostazioni di privacy e i controlli di condivisione. Importante poi la raccomandazione sia sull’utilizzo dei sistemi di localizzazione, (vera e propria mania da parte di molti utenti dei social impegnati costantemente a comunicare dove si trovano e cosa stanno facendo), sia sulla condivisione delle foto di gruppo.

cms_1873/privacy_2-248x165_c.jpgIn quest’ultimo caso bisogna sempre ricordare di chiedere il permesso ad amici e conoscenti di pubblicare le loro foto all’interno dei profili dei social. Preoccupati sempre più dalla criminalità fuori dalla nostra finestra, perdiamo di vista che molto spesso i pericoli sono anche nelle nostre case, pronti a spuntare dai tanti schermi accesi davanti ai nostri occhi. I diversi tipi di crimini informatici, come il furto d’identità, attacchi hacker, frodi bancarie, stanno raggiungendo livelli parossistici tra tutti gli utenti, senza distinzione di fascia d’età. L’unica arma per sconfiggere queste nuove forme di fobie contemporanee, sembra essere un uso più consapevole della Rete per concederci quella giusta serenità di godere delle grandi opportunità che Internet e i nuovi media ci offrono.

Data:

21 Febbraio 2015