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Nuovo scontro Di Maio-Macron

Nuovo scontro Di Maio-Macron

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Nuovo botta e risposta a distanza tra il vicepremier Luigi Di Maio e il presidente francese Emmanuel Macron. Al capo dell’Eliseo che oggi, durante la sua visita in Egitto, ha detto che l’Italia meriterebbe leader “all’altezza della propria storia”, il ministro del Lavoro, ospite di Massimo Giletti su la7, ha risposto: “Macron dice che io e Salvini non siamo all’altezza? Questo lo lasci decidere al popolo italiano“.

“Nel prossimo consiglio europeo, se si parlerà di immigrazione – ha poi annunciato Di Maio -, porteremo il caso della Cfa, il franco delle colonie, e di tutti quegli Stati europei che impoveriscono gli Stati africani”. “Abbiamo denunciato una cosa rilevante questa settimana: la Francia – ha continuato – stampa una moneta per i paesi africani che le consente di avere il diritto di prelazione sulle risorse che importa. Comprendo che a Macron dia fastidio la denuncia del governo italiano e del M5s”, ma “prima di fare la morale all’Italia – ha sottolineato – dovrebbe liberare dal neocolonialismo della Francia gli Stati africani”.

Salvini: “Prove contro Sea Watch”

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“Abbiamo elementi concreti per affermare che, mettendo a rischio la vita delle persone a bordo, il comandante e l’equipaggio della Ong Sea Watch 3 abbiano disubbidito a precise indicazioni che giorni fa li invitavano a sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!): prove che verranno messe a disposizione dell’autorità giudiziaria“. Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini in una nota.

“Se così fosse – chiarisce – saremmo di fronte ad un crimine e ad una precisa volontà di usare questi immigrati per una battaglia politica, un fatto gravissimo. Ribadisco il mio impegno a difendere i confini, la salute e la sicurezza del popolo italiano: non sarò mai complice degli scafisti e di chi li aiuta”.

Sea Watch, blitz di tre parlamentari: “Fateli sbarcare”

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Blitz di tre parlamentari questa mattina a bordo della Sea Watch). La delegazione, composta dal segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, il radicale Riccardo Magi di +Europa e Stefania Prestigiacomo di Forza Italia, ha raggiunto intorno alle 9 la nave a bordo di un gommone noleggiato privatamente. Nel primo pomeriggio i parlamentari hanno lasciato la Sea Watch per raggiungere nuovamente la terraferma a bordo di un mezzo della Guardia costiera. I 47 migranti, tra cui tredici minori non accompagnati, hanno salutato la delegazione con un applauso. “L’umanità viene prima, adesso fateli sbarcare. Non si può rimanere insensibili”. E’ l’appello lanciato dai tre parlamentari appena scesi dalla nave.

FRATOIANNI – “Insieme ai colleghi deputati Prestigiacomo e Magi, al sindaco di Siracusa, ad attivisti di associazioni di volontariato e ad alcuni legali, siamo a bordo della nave”, ha raccontato questa mattina Fratoianni, spiegando di trovarsi lì “nonostante il divieto delle autorità” che sabato “ha impedito che potessimo esercitare le nostre prerogative costituzionali”. “Continuiamo a chiedere – ha sottolineato via Facebook – che i naufraghi e l’equipaggio siano fatti sbarcare in rispetto delle norme internazionali”. Interpellato dall’Adnkronos, Fratoianni descrive una situazione di “grande difficoltà” e, al tempo stesso, di “totale assurdità. “Questa – spiega -non è una nave che può ospitare per troppo tempo, ci sono problemi igienici per lo spazio piccolo in cui le persone sono costrette a vivere, situazioni provate. Negate anche le visite mediche in quanto nessuno ha deliberato per consentirle. Siamo in condizione di isolamento, è una situazione inaccettabile”.

MAGI – Di “situazione difficile” a bordo parla all’AdnKronos anche Magi, deputato radicale di +Europa: ci sono “decine di persone tutte stipate in una unica stanza”. “Con un gommone abbiamo raggiunto la Sea Watch 3 e siamo saliti a bordo nonostante i divieti per esercitare i nostri diritti e doveri di parlamentari”, scrive poi Magi su Twitter. “Provengono da torture, da anni di violenze incredibili di cui portano i segni sul loro corpo: cicatrici sul volto che vanno dall’orecchio alla gola, cicatrici impressionanti sull’addome, storie che vengono raccontate di torture ripetute per anni” dice Magi a ’Sky Tg24’, descrivendo la condizione dei 47 migranti a bordo.

PRESTIGIACOMO – “C’è mare brutto e fa molto freddo: noi siamo perché scendano tutti a terra, dando la precedenza ai minori, ma che scendano tutti”, dice in una nota Prestigiacomo. “La questione migranti non è uno show mediatico di esibizione di forza ma va affrontata in modo serio e senza mettere a rischio vite umane”. E ancora: “Non si potevano comprimere le nostre prerogative parlamentari che ci consentivano di salire a bordo e così siamo saliti”, afferma. “Altro fatto gravissimo e senza precedenti, l’autorità marittima sanitaria non aveva accolto la richiesta di accertamento sanitario. E’ un fatto grave perché è stata negata per evitare qualsiasi tipo di contatto con chi si trova a bordo e impedire che si aprano così le procedure propedeutiche allo sbarco”.

“La situazione è difficile perché queste persone sono visibilmente stremate da 9 giorni in condizioni non adeguate: si trovano tutte e 47 in un unico ambiente a dormire e mangiare, con unico gabinetto a disposizione”, racconta poi all’AdnKronos la parlamentare di Fi. L’ex ministra azzurra plaude anche “all’equipaggio straordinario” che sta assistendo i migranti. La Sea Watch 3 “è una nave valida per recuperare uomini in mare, ma non per lasciarli vivere al suo interno. E’ urgente garantire lo sbarco di tutti e 47 i migranti a bordo”.

SALVINI – Sulla presenza dei deputati, interviene poi Salvini: “Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!’’. A stretto giro la replica di Magi: “Se il ministro Salvini crede a quanto dice, presenti una denuncia nei nostri confronti”. Perché, continua, “intendiamo svolgere le nostre funzioni ispettive di parlamentari. Il divieto non credo ci sia stato, perché sarebbe stato un divieto illegittimo – chiarisce il deputato radicale -. Non c’è nessun atto che potevano fare per impedirci di salire, stiamo svolgendo prerogative parlamentari garantite dalla Costituzione”.

Intanto il ministro dell’Interno, in mattinata, ha poi pubblicato i dati degli sbarchi. “Parlano chiaro: in 7 mesi di governo, sull’immigrazione abbiamo portato poche parole e tanti fatti. Facciamo vedere questi numeri a qualche buonista in malafede?” spiega il vicepremier in un video sui social, con i numeri in calo degli sbarchi, passati da 119mila del 2017 a 23mila del 2018, e dei morti in mare diminuiti da 210 del 2017 a 23 nel 2018.

FORZA ITALIA SPIAZZATA– Sulla vicenda interviene anche Silvio Berlusconi: “Io credo francamente, con senso di realismo, che 47 nuovi immigrati che si aggiungono ai più di 600mila che abbiamo oggi sul territorio del Paese non cambino nulla” dice in un’intervista al ’Gr1 Rai’. “Se fosse mia responsabilità, io li farei senza dubbio sbarcare”.

Ma, intanto, Forza Italia è sorpresa e spiazzata dall’iniziativa dell’ex ministro Prestigiacomo: autorevoli fonti azzurre definiscono infatti autonoma e non concordata l’iniziativa della deputata azzurra che, poco dopo, sempre all’Adnkronos, dice: “Non credo” che Forza Italia sia spiazzata, “ma in ogni modo me ne occuperò poi, non ora. Adesso la priorità è essere su questa nave, per verificare in quali condizioni vertono i 47 migranti a bordo, ormai stremati da 9 giorni” in balia del mare “e aver conosciuto lo straordinario equipaggio che, con grande professionalità, sta assistendo queste persone” aggiunge Prestigiacomo.

Di Battista: “Sea Watch? Sbarchino, poi in Olanda”

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Sulla vicenda della nave Sea Watch “ci vuole coraggio”. “Io li farei scendere, li accudirei e poi li farei ripartire su un aereo verso Amsterdam”. Lo ha detto Alessandro Di Battista a Canale 5 live intervistato da Barbara D’Urso. Per Di Battista occorre scuotere l’Europa anche causando un incidente diplomatico. “L’Ue – ha sottolineato – se ne frega dell’Italia e finché non ci sarà un incidente diplomatico non si assumerà le sue responsabilità”. “Il problema -ha poi aggiunto- è l’impoverimento dell’Africa. Gli africani devono stare a casa loro ma basta lo sfruttamento della loro ricchezza da parte degli altri Paesi come la Francia”.

Sulla vicenda Diciotti Salvini “dovrebbe rinunciare all’immunità – ha osservato – evitando che il Parlamento si pronunci sulla richiesta della magistratura”. “L’atteggiamento del M5s -ha aggiunto – lo deciderà il capo politico del Movimento e i gruppi parlamentari. Comunque credo che difficilmente il M5s potrebbe permettersi di negare l’autorizzazione anche se si è trattato di una decisione condivisa da tutto il governo, quindi anche da Di Maio e Toninelli”. “Credo – ha poi chiosato- che un sacco di persone che vorrebbero contrastare Salvini gli fanno dei grossi favori”.

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Data:

27 Gennaio 2019