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Obamacare, the end

cms_6188/Donald_Trump_ride_fg.jpgI deputati della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti hanno approvato l’abolizione dell’Obamacare, con una ristretta maggioranza di 217 voti a favore e 213 contrari. Il voto rappresenta un successo per l’amministrazione di Donald Trump e repubblicani, che il 24 marzo erano stati costretti a rinunciare a portare il provvedimento in aula in mancanza del consenso necessario. Il provvedimento dovrà andare ora in Senato dove la sua approvazione sarà molto più difficile.

Il voto rappresenta anche una vittoria per lo speaker della Camera Paul Ryan, che lavorava a questo scopo fin da gennaio. “Questo provvedimento mantiene le promesse che abbiamo fatto al popolo americano – ha detto in aula prima del voto – molti di noi hanno aspettato sette anni per poterlo fare. Molti di noi sono qui perché avevano promesso di farlo”. Ma se i repubblicani cantano vittoria, la minoranza democratica prevede che l’abolizione della riforma sanitaria voluta da Barack Obama sarà devastante per la salute degli americani e alla fine si ritorcerà politicamente contro i deputati che l’hanno approvata. Alla Camera nessun democratico ha votato per il provvedimento e alcuni repubblicani hanno votato contro. La legge trasferisce ai singoli stati i poteri del governo federale per fissare le regole sulle assicurazioni sanitarie e mette fine ai sussidi, istituiti dall’Obamacare per l’acquisto dei pacchetti assicurativi, sostituendoli con sgravi fiscali. Vengono inoltre abolite le imposte che finanziavano il sistema, con tasse sui redditi più alti, le assicurazioni sanitarie e le strumentazioni mediche.

Donald Trump è certo che anche il Senato approverà l’abolizione dell’Obamacare, dopo che il provvedimento è passato oggi alla Camera. “La faremo passare in Senato. Mi sento così fiducioso”, ha detto il presidente americano, circondato dal vice presidente Mike Pence, dallo speaker della Camera Paul Ryan e da una serie di deputati e funzionari della sua amministrazione, in dichiarazioni rilasciate dal giardino delle rose della Casa Bianca.

Intanto il Vaticano ha reso noto che Papa Francesco riceverà il 24 maggio il presidente americano nel corso della sua visita a Roma. A fine mese Trump incontrerà il presidente della Repubblica Mattarella, prima del G7 di Taormina fissato per il 26 e il 27 di maggio.

Le Pen contestata con lancio di uova. E arriva denuncia Macron

cms_6188/Marine_LePen_uova_afp.jpgLancio di uova contro Marine Le Pen. A tre giorni dal ballottaggio sale la tensione in Francia: la candidata del Front National, impegnata oggi in un tour elettorale in Bretagna, è stata accolta con un lancio di uova e da contestazioni, mentre si recava in visita ad una fabbrica di Dol-de Bretagne.Intanto la procura di Parigi ha aperto un’inchiesta preliminare, dopo la denuncia “contro ignoti” per “falso” e “diffusione di notizie false atte a turbare il voto” e “uso di falso”, depositata oggi da Emmanuel Macron, dopo che ieri, durante il dibattito tv, la sfidante Marine Le Pen aveva insinuato che Macron avesse conti in società offshore nei Caraibi. Affermazioni, smentite oggi in più occasioni dello stesso Macron che ha affermato, non solo di non “avere conti alle Bahamas”, ma anche di essere vittima di una diffamazione organizzata “dai gruppi su internet” che Le Pen ha dietro, in quali hanno fatto circolare, nelle ore precedenti e durante il dibattito tv, dei tweet, soprattutto in inglese, su presunti di documenti che provavano l’evasione fiscale di Macron. “Documenti completamente falsi”, ha ribadito il candidato di ’En MArche!’.

Macron è sempre saldamente in testa nei sondaggi per il ballottaggio delle presidenziali francesi e continua a salire per il terzo giorno consecutivo arrivando al 61%, contro il 39% dell’avversaria Marine Le Pen. Lo riferisce un sondaggio Ifop-Fiducial, ripreso dai media francesi. Il sondaggio è stato realizzato fra il primo maggio e oggi e tiene dunque parzialmente conto del dibattito televisivo di ieri sera fra il candidato centrista di En Marche e la leader del partito di estrema destra Front National.

“Il principe Filippo si ritira”, l’annuncio di Buckingham Palace

cms_6188/principe_filippo_regina_afp.jpgIn autunno il principe Filippo, marito della regina Elisabetta, si ritirerà dalla vita pubblica. Lo ha annunciato Buckingham Palace , secondo cui la decisione è stata presa dallo stesso Duca di Edimburgo, che il mese prossimo compirà 96 anni, ed è stata condivisa dalla regina.

La notizia smentisce così le preoccupazioni scattate stamani in seguito all’annuncio di una riunione di emergenza di tutto il personale che lavora nelle diverse residenze reali al servizio della monarca britannica. L’incontro, convocato all’ultimo minuto, era stato definito dal ’Daily Mail’ altamente ’inusuale’ ed era rimasto il mistero sulle motivazioni di questa riunione improvvisa, che aveva scatenato l’allarme in merito alle condizioni di salute dei reali.

Anche perché il ’Sun’ aveva pubblicato brevemente sul suo sito – e poi rimosso – un articolo sulla morte del duca di Edimburgo intitolato: “Il principe Filippo è morto a 95 anni”.

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5 Maggio 2017