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Omicidio Sharon Verzeni, secondo giorno di ricerche: ispezionati i campi dietro alla villetta

(Adnkronos) –
Sono riprese oggi, 29 agosto, le ricerche disposte dalla procura di Bergamo, sul luogo dell’omicidio di Sharon Verzeni e nelle vie circostanti. L’attività dei volontari del Mu.Re., il museo recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano – l’ente solitamente impegnato nella salvaguardia del patrimonio della Grande Guerra che sta collaborando con i carabinieri per individuare, con i propri metal detector, l’arma del delitto e altro possibili indizi dell’omicidio – è ripartita dai campi dietro la villetta, in cui la vittima da tre anni abitava con il compagno Sergio Ruocco.  Un appartamento posto sotto sequestro subito dopo l’omicidio, in cui l’uomo è potuto rientrare solo per attività di indagine di pochi minuti, accompagnato dai carabinieri. Le ricerche dei volontari, accompagnati da carabinieri e polizia locale, iniziate ieri, proseguiranno per tutta la giornata di oggi.  
“Il vile assassino di Sharon deve sapere che nessun ostacolo fermerà mai la sua individuazione”. È il messaggio inviato dal legale della famiglia di Sharon Verzeni, l’avvocato Luigi Scudieri, in una nota di ringraziamento alla “cittadinanza, al sindaco di Termo d’Isola e ai volontari del Mu.Re per la collaborazione prestata in queste ore diretta a consentire agli inquirenti gli opportuni accertamenti sui luoghi del delitto”.  Intanto un mese dopo l’omicidio, a Terno d’Isola telecamere e giornalisti hanno preso il posto degli spacciatori che bivaccavano notte e giorno in piazza VII Martiri, a poche centinaia di metri dal punto in cui è stata colpita la 33enne. “Il vivacchio che c’era prima ora è sparito”, dicono i pensionati che trascorrono le giornate sulle panchine, dove fino al 29 luglio scorso sostavano – a quanto riferiscono residenti e commercianti – una decina di spacciatori nordafricani. “Dalla notte in cui è stata uccisa Sharon non si vedono più in piazza. In giro però ogni tanto li incontro, tranne uno di loro, sparito da un mese. È un marocchino che viveva a Terno d’Isola, poi si era spostato altrove, forse a Medolago, ma continuava a venire in paese. Faceva casini e spariva”, racconta Mohammed, 30enne egiziano che a Terno, dove vive da dieci anni, lavora in una pizzeria aperta anche la notte. L’assenza sospetta, il pizzaiolo l’ha già segnalata anche ai carabinieri che indagano sull’omicidio della 33enne, rendendosi disponibile a esaminare le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza quella notte, per indicare l’eventuale presenza dell’uomo sparito. (dall’inviata Alice Bellincioni)  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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29 Agosto 2024

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