L’ecosistema di OpenAI, una delle principali realtà nel campo dell’intelligenza artificiale, sta vivendo un periodo di turbolenza con l’addio di due figure di spicco e l’assenza temporanea del presidente Greg Brockman. Secondo quanto riportato da The Information, John Shulman, co-fondatore e responsabile del team scientifico, ha deciso di lasciare l’azienda per unirsi alla concorrente Anthropic. Questa mossa segna un’importante defezione per OpenAI, che perde uno dei suoi membri fondatori. Shulman ha spiegato in un post su X (precedentemente noto come Twitter) che il suo passaggio ad Anthropic è motivato dal desiderio di concentrarsi sull’allineamento dell’intelligenza artificiale e di tornare a occuparsi di questioni tecniche e pratiche. “Questa scelta deriva dal mio desiderio di approfondire l’allineamento dell’IA e iniziare un nuovo capitolo della mia carriera in cui lavorare su aspetti tecnici più concreti. Anthropic mi offre l’opportunità di esplorare nuove prospettive e condurre ricerche in un ambiente che condivide profondamente i miei interessi,” ha dichiarato il co-fondatore di OpenAI. Ma la partenza di Shulman non è l’unico cambiamento significativo per OpenAI. Il presidente Greg Brockman ha annunciato un congedo fino alla fine dell’anno, il primo da quando l’azienda è stata fondata. Brockman ha dichiarato di volersi concedere un periodo di riposo dopo anni di intensa attività al timone della società. A complicare ulteriormente il quadro, si vocifera che anche Peter Deng, reclutato nel 2023 come Product Manager, possa lasciare l’azienda. Questi avvicendamenti al vertice sollevano inevitabilmente interrogativi sulla salute interna dell’azienda, con alcuni che ipotizzano problemi di natura economica all’orizzonte. Secondo un recente report, OpenAI potrebbe chiudere il 2024 con significative perdite economiche. Tuttavia, è importante ricordare che l’azienda ha già attraversato periodi turbolenti in passato, come dimostra il ritorno di Sam Altman alla guida dopo una breve assenza. Grazie al suo ruolo cruciale nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, in particolare con il successo di ChatGPT, OpenAI può contare su solidi partenariati, tra cui quello con Microsoft, e su accordi strategici, come l’ultima intesa raggiunta con Apple. Infine, guardando al futuro, OpenAI starebbe anche rivedendo la formula dei suoi eventi annuali: la prossima evoluzione del modello di intelligenza artificiale generativa non sarà presentata durante il DevDay 2024, come già avvenuto per GPT-4 Turbo lo scorso anno. Invece, l’azienda avrebbe optato per un nuovo formato, trasformando l’evento in una serie di sessioni itineranti, con tappe già programmate a San Francisco, Londra e Singapore.
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