Coronavirus, opposizione da Conte: “No al Mes e stop alle tasse”
“No al Mes sotto qualsiasi forma, trattato infernale che mette a rischio i risparmi ed il futuro degli italiani”. E’ la richiesta avanzata da Matteo Salvini al governo Conte, a nome del centrodestra, in occasione del vertice con il premier a Palazzo Chigi. “Mascherine e camici subito a medici, farmacisti, operatori sanitari, forze dell’ordine e lavoratori. Respiratori e ossigeno subito – un’altra richiesta del centrodestra – a tutti gli ospedali che ne hanno fatto richiesta da tempo”. Per il centrodestra, inoltre, è necessaria l’apertura “e piena operatività del Parlamento, che deve lavorare giorno e notte come fanno tante altre aziende italiane”.
E ancora, ’’tutela economica di TUTTI i lavoratori, partite IVA comprese, non solo di alcuni. Liquidità e stop alle tasse per le imprese, soprattutto quelle più piccole”, scrive Salvini mentre è in corso il vertice. La coalizione, continua il leader della Lega, chiede inoltre ’’soldi SUBITO ai Comuni, per aiutare i Sindaci ad essere vicini a tutti i loro cittadini. Difesa delle aziende italiane, che rischiano di essere comprate sottocosto da multinazionali straniere”. Il leader della Lega chiede in particolare la ’’sperimentazione di tutti i farmaci che possono essere utili per fermare il combattere il virus”. “Abbiamo chiesto al governo interventi urgenti per proteggere tutti gli anziani e i disabili in case di risposo o in case di cura, almeno 500.000 italiani: servono subito medici, infermieri, mascherine e macchinari. Se non si interviene in fretta, si rischia una strage”, twitta ancora a incontro in corso.
Coronavirus, oggi Cdm: sanzioni per chi infrange regole
A quanto apprende l’Adnkronos, oggi, alle 15, ci sarà un Consiglio dei ministri. Sul tavolo arriverà un decreto che punta a uniformare su tutto il territorio nazionale le sanzioni amministrative per chi infrange le regole anti-Covid19. Oltre ad uniformare le sanzioni su tutto il territorio nazionale, cancellando le differenze attualmente esistenti tra alcune regioni, si ragiona in queste ore anche sulla possibilità di introdurre multe salatissime per punire i ’furbetti’, nonché confisca dei mezzi se vengono violate le misure varate dal governo nelle ultime settimane per fronteggiare il Covid-19.
Questa, a quanto apprende l’Adnkronos, è infatti una delle ipotesi alle quali lavora il governo e che vede impegnati, in prima linea, Viminale e ministero della Giustizia. E che vedrebbe d’accordo anche le forze di maggioranza, che spingono affinché si proceda in questa direzione.
Coronavirus, Parlamento non si ferma: il calendario
Parlamento a ranghi ridotti per via dell’emergenza virus, ma operativo. Da calendario è previsto mercoledì question time e informativa del premier Giuseppe Conte alla Camera e al Senato 14 commissioni saranno al lavoro da domani sul decreto ’Cura Italia’. Sul decreto è prevista domani l’audizione del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in congiunta delle Bilancio di Montecitorio e palazzo Madama.
E il titolare del Mef potrebbe non essere l’unico ministro audito: al Senato Italia Viva ha chiesto alla presidente Elisabetta Casellati che il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferisca sulle mascherine in commissione Sanità e in quella della Scuola venga invece la ministra Lucia Azzolina a parlare della chiusura della istituti scolastici. Tutte le commissioni si riuniranno in spazi adeguati per garantire le distanze di sicurezza. Anche gli emicicli di Montecitorio e di palazzo Madama potranno essere utilizzati, cosa inedita, per le riunioni delle commissioni.
Ma ci sarà da stabilire come assicurare quelle stesse garanzie, anche per le riunioni delle assemblee. La prossima settimana sarà all’esame dell’aula della Camera il decreto sul cuneo fiscale e domani sera alle 18 ci sarà un conferenza dei capigruppo per decidere come farlo, esplorando le possibilità del regolamento, per consentire la salvaguardia delle prerogative parlamentari senza correre il rischio che l’assemblea di Montecitorio diventi un focolaio.
Nel dettaglio, questo il calendario dei lavori della Camera. Mercoledì, alle 15, ci sarà un question time ’rafforzato’, come ha spiegato il presidente Roberto Fico, ovvero saranno concesse due domande per gruppo. E in aula interverrà anche il premier Giuseppe Conte per un’informativa sulle misure per la crisi Coronavirus, la prima da quando è partita l’emergenza.
Oggi, alle 15, è invece fissato un appuntamento che coinvolge sia Camera che Senato: l’audizione informale, in videoconferenza, davanti alle commissioni Bilancio del ministro Gualtieri “sulle recenti misure economiche adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”. I deputati si riuniranno alla Sala Mappamondo di Montecitorio, mentre i senatori alla Sala Koch.
Per quanto riguarda palazzo Madama, l’aula tornerà “a riunirsi mercoledì 25 marzo, alle 15, per comunicazioni del Presidente”. Mentre da oggi, alle 17, comincia l’esame del Cura Italia alla Bilancio per “conversione in legge del decreto-legge n. 18 di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connessi all’emergenza da COVID-19”. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 19 di venerdì 27 marzo.
Il Cura Italia è stato assegnato in sede referente alla Bilancio ma sono molte altre (vista anche la corposità del provvedimento) le commissione coinvolte in sede consultiva: sono previsti i “pareri delle commissioni 1ª (Aff. costituzionali), 2ª (Giustizia), 3ª (Aff. esteri), 4ª (Difesa), 6ª (Finanze), 7ª (Pubbl. istruzione), 8ª (Lavori pubblici), 9ª (Agricoltura), 10ª (Industria), 11ª (Lavoro), 12ª (Sanita’), 13ª (Ambiente), 14ª (Unione europea)”.
Nel dettaglio al momento sono previste le seguenti convocazioni: mercoledì 25 marzo si riuniscono la Affari costituzionali (relatore Garruti), la commissione Agricoltura (relatore Taricco) e quella Lavoro (relatore Nannicini). Mercoledì 25 e giovedì 26 si riunirà la commissione Giustizia, quella Finanze e Tesoro (relatrice Leone). Giovedì 26 invece è prevista la convocazione della commissione Istruzione, la Lavori Pubblici (relatore Coltorti), la Ambiente (relatrice Nugnes).