Il 15 settembre 2006 moriva Oriana Fallaci proprio nello stesso anno in cui mesi prima esattamente il 18 gennaio 2006 veniva messo in mostra, presso una prestigiosa galleria storica di Milano, un dipinto di Giuseppe Veneziano che mostrava la scrittrice decapitata.
Furono sollevate polemiche per quel dipinto che offendeva la dignità di una donna che impavida affrontava pericolosamente la vita e il lavoro in zone di guerra.
Quale estimatrice di Oriana Fallaci provai grande turbamento nel leggere l’articolo di Lucia Annunziata che sulla ‘Stampa’ esprimeva giudizi di condanna e scrissi una lettera al direttore del giornale di Taranto ‘Corriere del Giorno’ che , causa superamento dei caratteri previsti per una lettera al Direttore, non mi fu pubblicata. Dopo le stragi ad opera del nascente Stato islamico ISIS e in concomitanza con l’evento annuale di Firenze, ho ripescato il mio vecchio scritto perché i messaggi di Oriana al mondo e le sue predizioni sul futuro destino dell’Europa oggi, appaiono sempre più credibili. Pertanto sottopongo questa lettera scritta nel gennaio 2006 all’attenzione dei lettori di International Post ringraziando quanti vorranno dedicare alla scrittrice un pensiero ed un ringraziamento.
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Egregio direttore
Sono indignata per aver letto ciò che la giornalista Lucia Annunziata ha scritto sul quotidiano La Stampa, riferendosi alla nota scrittrice Oriana Fallaci decapitata nel dipinto di certo Giuseppe Veneziano il quale, in tal modo, intende metaforicamente punire Oriana per la diffusione delle sue idee non dissimili dal noto terrorista giordano Al Zarkawi..” Conseguenza dell’odio che la Fallaci prova per il mondo islamico”, sosterrebbe la giornalista Nunziata nel suo articolo.
Con quest’ affermazione Ella lancia la sua crociata personale contro la Fallaci e, con l’intento ‘missionario’ di pacificare le opposte ‘fazioni’ italiane predicando la sua ‘ buona novella’, punta il dito contro gli scritti di Oriana nei quali la stessa Annunziata ravvisa non solo rabbia ma odio estremo verso l’Islam ed istigazione alla guerra..
Ergendosi al di sopra delle parti con un giudizio del tutto soggettivo e discutibile, Lucia Annunziata si chiede fino a che punto si debba tollerare l’accumulo di odio che la Fallaci induce nei lettori al punto da concludere che la decapitazione sulla tela sia il desiderio condiviso di molti italiani che vorrebbero mostrare nel simbolismo del macabro dipinto la loro partecipazione attiva alla condanna a morte della giornalista.
Vorrei poter dire alla signora Nunziata che i suoi occhi sono così tanto assuefatti al buio da non riuscire a distinguere neanche il minimo barlume di luce che la illumini quel tanto necessario per capire e intuire la verità. La sua mente è così offuscata dalle sue convinzioni e dai suoi pregiudizi da non accorgersi di come si stia dipanando la storia reale del nostro presente su questo pianeta. Tra Lei e la Fallaci ci sono sicuramente visioni diverse di concepire il mondo, gli uomini, la natura.., . E, a mio parere, la visione del mondo della Fallaci è sicuramente più ampia e lungimirante. Con l’ausilio della ragione e dell’analisi, strumenti con cui riesce a leggere il passato e preconizzare il futuro, la Fallaci valuta i problemi del mondo islamico ed i suoi rapporti con l’occidente senza sentimentalismi ma con crudo realismo. Niente compromessi se vogliamo conservare la nostra libertà e la nostra civiltà!
Non è certo l’odio che muove la Fallaci a dire le cose che scrive quanto la constatazione, conseguenza di un’ attenta e lucida osservazione, di come certi comportamenti sociali, politici o religiosi dei seguaci dell’Islam, e quindi degli immigrati, rimangano inalterati nella società europea che li accoglie con rispetto e generosità. L’islam, religione aggressiva, come spiegava preoccupato un maestro induista, Dayananda, al giornalista Tiziano Terzani,(ora scomparso) perché attua una capillare conversione tra le genti del posto ( India) mettendo in pericolo la continuità di una millenaria filosofia di vita basata sulla tolleranza, la spiritualità e il rispetto tra fedi diverse (vedi conflitti tra induisti e musulmani ) ripete il suo rituale anche in Europa senza nulla concedere alla modernizzazione ed al confronto. La Annunziata forse non conosce a fondo il Corano e non ricorda che in esso l’imperativo categorico di Maometto è quello di convertire tutto il mondo all’Islam. Una volta entrati a far parte di una nazione, che sia buddista, induista o cristiana, gli immigrati islamici di ogni parte del mondo rimangono fedeli al comando dato da Maometto. Rifiutano qualsiasi integrazione, come è evidente persino negli alunni musulmani delle scuole medie italiane che abbandonano ogni innocua manifestazione scolastica che abbia a che fare con ricorrenze sacre come il Natale, la Pasqua o altra festività creando addirittura in alcuni insegnanti un arrendevole adeguamento al loro modus vivendi, cosa che in altri termini,vorrebbe dire inchinarsi e sottomettersi ai dettami dell’Islam o meglio dei genitori islamici. Ovviamente non mancano le eccezioni, ma in linea di massima questi sono gli atteggiamenti finora adottati. Senza autorizzazioni, istituiscono scuole parallele perché non si confondano con quelle dei nativi. Utilizzano le loro banche per non accrescere le nostre. Rifiutano la frequentazione con amichetti italiani per non essere contaminati da ideologie e tradizioni diverse da quelle imposte dalla famiglia, tutte rigorosamente islamiche. Se proiettiamo questo atteggiamento nel futuro, quando invece di qualche milione, gli islamici in Europa potranno essere venti volte di più, allora le parole della Fallaci , anche se temibili, acquistano un significato denso di preoccupazione. In altri paesi le cronache ci hanno già informato di omicidi o stragi decise e attuate da islamici di nuova generazione che per essere nati in una nazione ospitante europea avrebbero già dovuto essere cittadini europei a tutti gli effetti, cioè a dire, ben integrati nella cultura, nella mentalità del paese e lontani dall’odio verso il fratello “ infedele”. Purtroppo così non è stato. Il tempo ci dirà se Oriana avrà meritato la decapitazione o se Lucia Annunziata dovrà chiederle infinite scuse. (Elena Quidello – Gennaio 2006)