Traduci

Papa ai parroci: “Accogliete i giovani che convivono senza sposarsi”

(AdnKronos) – I giovani che scelgono la convivenza al posto del matrimonio devono essere accolti, ascoltati. Nei loro confronti la Chiesa deve avere l’atteggiamento di chi comprende. Lo esorta Papa Francesco, incontrando i parroci che hanno preso parte al corso organizzato in questi giorni sul nuovo processo matrimoniale, promosso dal Tribunale della Rota Romana. “Fatevi prossimi, con lo stile proprio del Vangelo, nell’incontro e nell’accoglienza di quei giovani che preferiscono convivere senza sposarsi. Essi, – sottolinea Bergoglio – sul piano spirituale e morale, sono tra i poveri e i piccoli, verso i quali la Chiesa, sulle orme del suo Maestro e Signore, vuole essere madre che non abbandona ma che si avvicina e si prende cura. Anche queste persone sono amate dal cuore di Cristo. Abbiate verso di loro uno sguardo di tenerezza e di compassione”.

cms_5626/2.jpg

Il Papa esorta a “sostenere quanti si sono resi conto del fatto che la loro unione non è un vero matrimonio sacramentale e vogliono uscire da questa situazione. In questa delicata e necessaria opera fate in modo che i vostri fedeli vi riconoscano non tanto come esperti di atti burocratici o di norme giuridiche, ma come fratelli che si pongono in un atteggiamento di ascolto e di comprensione”.Il Pontefice ricorda che “quanto è stato discusso e proposto nel Sinodo dei Vescovi sul tema ’Matrimonio e famiglia’, è stato recepito e integrato in modo organico nell’esortazione apostolica Amoris laetitia e tradotto in opportune norme giuridiche contenute in due specifici provvedimenti: il Motu proprio Mitis Iudex e il Motu proprio Misericors Iesus. È una cosa buona che voi parroci, attraverso queste iniziative di studio, possiate approfondire tale materia, perché siete soprattutto voi ad applicarla concretamente nel quotidiano contatto con le famiglie”.

cms_5626/3.jpg

“Nella maggior parte dei casi – ricorda Francesco ai parroci – voi siete i primi interlocutori dei giovani che desiderano formare una nuova famiglia e sposarsi nel Sacramento del matrimonio. E ancora a voi si rivolgono perlopiù quei coniugi che, a causa di seri problemi nella loro relazione, si trovano in crisi, hanno bisogno di ravvivare la fede e riscoprire la grazia del sacramento; e in certi casi chiedono indicazioni per iniziare un processo di nullità. Nessuno meglio di voi conosce ed è a contatto con la realtà del tessuto sociale nel territorio, sperimentandone la complessità variegata: unioni celebrate in Cristo, unioni di fatto, unioni civili, unioni fallite, famiglie e giovani felici e infelici”.

Autore:

Data:

26 Febbraio 2017