Papa: “Famiglia è solo uomo-donna”
La famiglia è “una sola”, ed è composta da “un uomo e da una donna”. Così Papa Francesco ribadisce il pensiero della Chiesa sulle unioni davanti alla platea dei delegati del Forum delle Famiglie per i 25 anni dell’associazione. “Oggi si parla di famiglie diversificate – ha sottolineato Bergoglio iparlando a braccio -, di diversi tipi di famiglie. Si è vero che la parola famiglia è analoga, ma la famiglia è immagine di Dio. Uomo e donna, è una sola. Sono immagine e somiglianza di Dio. San Paolo lo chiama mistero grande, sacramento grande”.
Dal Pontefice arriva poi una durissima condanna contro l’aborto selettivo: “Perché – chiede – non si vedono nani per la strada? Perché il protocollo di tanti medici dice: viene male, mandiamolo via. Il secolo scorso tutto il mondo si è scandalizzato per quello che facevano i nazisti. Oggi facciamo lo stesso ma con i guanti bianchi“.
“Ho sentito dire che è di moda, o almeno abituale, che quando nei primi mesi di gravidanza si fanno gli studi per vedere se il bambino non sta bene o viene con qualcosa, la prima offerta è: lo mandiamo via. L’omicidio dei bambini: per risolvere la vita tranquilla si fa fuori un innocente“. “Da ragazzo – ha aggiunto – la maestra che insegnava storia ci diceva della rupe, per buttarli giù, per salvaguardare la purezza dei bambini. Un’atrocità, ma noi facciamo lo stesso”, ha tuonato il Pontefice.
Usa-Messico, 2mila bimbi tolti ai genitori
Sono almeno 2mila i bambini che sono stati separati dai genitori a seguito del varo da parte dell’amministrazione Trump di una nuova politica di ’tolleranza zero’ che porta all’arresto di tutti i migranti che tentano di attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti.
E’ stato il portavoce del dipartimento della Sicurezza Interna, Jonathan Hoffman, a dare i primi dati dell’applicazione di questa controversa politica: dal 19 aprile allo scorso 31 maggio sono stati 1995 i bambini separati da 1940 adulti con i quali avevano attraversato il confine.
Dal momento che i loro genitori sono stati incriminati e quindi verranno processati, i minori sono stati sottratti e trasferiti in centri gestiti dai servizi sociali, senza nessuna chiara indicazione sulle procedure riguardo ad una loro riunificazione.
In carcere Paul Manafort, ex capo campagna Trump
Paul Manafort, ex capo della campagna presidenziale di Donald Trump è stato incarcerato, dopo che il giudice di Washington DC Amy Berman Jackson ha revocato il provvedimento di libertà vigilata. Manafort è stato accusato di aver tentato di influenzare due potenziali testimoni del processo nel quale è accusato di avere svolto attività di lobbying per l’ex presidente ucraino filo russo Viktor Yanukovych, uno dei filoni dell’inchiesta sul Russiagate.
Manafort, ricorda la stampa Usa, aveva ottenuto gli arresti domiciliari su pagamento di una cauzione di 10 milioni di dollari, in attesa del processo che prenderà il via a settembre, nel quale dovrà difendersi anche dalle accuse di riciclaggio e falsa testimonianza. La scorsa settimana, i magistrati che fanno parte del team del procuratore speciale Robert Mueller, hanno presentato due nuove accuse di ostruzione alla giustizia nei confronti dell’ex capo della campagna di Trump e chiesto la revoca degli arresti domiciliari.
Secondo l’accusa, Manafort e un suo stretto collaboratore, Konstantin Kilimnik, avevano contattato i due testimoni, tentando di convincerli che lo stesso Manafort non aveva mai svolto attività di lobbying negli Stati Uniti per l’ex presidente ucraino Yanukovych, fuggito in Russia dopo la sollevazione popolare del 2014. L’accusa sostiene invece che Manafort si adoperò a Washington per presentare Yanukovych come un leader filo occidentale che meritava sostegno politico, invece delle sanzioni imposte contro di lui per abuso di potere.
Bce: stop Qe a fine anno
Una proroga e quindi lo stop definitivo per il Quantitative Easing . La Bce ha deciso di prolungare gli interventi che da ottobre scenderanno da 30 a 15 miliardi di euro al mese. Poi, a fine anno, gli acquisti cesseranno. Lo comunica l’Eurotower al termine della riunione del Consiglio Direttivo.
La Bce conferma comunque l’intenzione di “reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività per un prolungato periodo di tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio livello di accomodamento monetario”.
TASSI FERMI AL MINIMO STORICO – Il costo del denaro resta al minimo storico. Il Consiglio Direttivo della Bce ha deciso infatti di mantenere invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%.
L’Eurotower “si aspetta che i tassi di interesse della Bce restino ai livelli attuali almeno fino all’estate del 2019 e in ogni caso per il tempo necessario a garantire che l’evoluzione dell’inflazione rimanga allineata alle attuali aspettative”.
STIME PIL E INFLAZIONE – La Bce ha tagliato le stime per la crescita del Pil dell’Eurozona nel 2018 che ora si assestano a +2,1%, mentre ha confermato quelle per il 2019 (+1,9%) e per il 2020 (+1,7%). I nuovi dati sono stati forniti dal presidente della Bce, Mario Draghi.
Sono state invece riviste al rialzo le stime per l’inflazione dell’Eurozona nel 2018 e nel 2019 “anche alla luce della crescita dei prezzi del petrolio”. Le nuove previsioni sono di una crescita costante dell’1,7% annuo per tutto il triennio 2018-20.
DRAGHI: EURO IRREVERSIBILE – “E’ importante che il dibattito” sull’euro “non distrugga i progressi raggiunti con sacrifici”. E’ il monito di Draghi, lanciato in conferenza stampa in risposta a una domanda sull’Italia. L’euro, ha aggiunto, “è irreversibile perché è forte, perché la gente lo vuole e perché nessuno avrebbe benefici dal mettere in discussione” la moneta unica.
“Non paga discutere di qualcosa che è irreversibile come l’euro” come si è fatto in Italia nelle ultime settimane: questo dibattito “può solo fare danni” ha rimarcato ancora.
Il presidente della Bce ha poi sottolineato che “non c’è nessun complotto sui titoli di Stato italiani”, commentando il livello inferiore di bond del nostro Paese acquistati a maggio dall’Eurotower. Draghi ha ricordato che “non si dovrebbe essere ossessionati dai dati settimanali” e che “a maggio non solo l’Italia ma anche la Francia, l’Austria e il Belgio hanno visto una quota di acquisti in calo: non è niente di nuovo, il risultato di regole decise da tempo”.