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PAPA FRANCESCO E LA DIFFICOLTA’ A RESPIRARE – Andreoni: “Su pazienti fragili influenza può creare scompensi”

Durante la messa in piazza San Pietro a Roma, Papa Francesco ha interrotto l’omelia dicendo di avere difficoltà nel respirare e ha chiesto all’arcivescovo Diego Ravelli, suo diretto collaboratore come maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, di continuare.

Come spiega all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, “l’influenza, su un paziente fragile che ha comorbosità, ha un decorso più lungo e anche più pesante. Ma soprattutto può portare a scompensi, da quelli cardiaci a quelli polmonari, ma anche il diabete. Il Papa non riusciva a prendere ossigeno, non sappiamo se per una bronchite o un’asma. Probabilmente è sotto effetto del cortisone, purtroppo le infezioni respiratorie scompensano le malattie sottostanti e possono dare complicanze”.

“Sono proprio questi scompensi, su altre condizioni croniche – precisa l’esperto – che spesso portano all’ospedalizzazione e al decesso. Non quindi l’infezione acuta, ma l’aggravamento delle condizioni generali. Per questo poi si parla di decessi a 30 giorni: non si ragiona tanto sull’evento acuto, ma sulle patologie sottostanti”, ricorda Andreoni.

Cosa consiglierebbe al Papa? “Dovrebbe stare a riposo – risponde l’infettivologo – ma i doveri d’ufficio lo chiamano. La convalescenza è molto importante”.

Sul fronte delle terapie? “Andrebbe indagato – ma immagino i suoi medici già l’abbiano fatto – cosa crea lo scompenso e dove colpisce, se il cuore o i polmoni, visto l’affaticamento di ieri. Potrebbe essere una bronchite asmatica curata con il cortisone”, ecco spiegato l’aspetto molto stanco del Papa. “Purtroppo – conclude Andreoni – in questi casi piove sul bagnato e anche un banale virus respiratorio può far preoccupare. Ripeto, convalescenza tranquilla senza stress e riposo”.

Data:

11 Febbraio 2025